La contestazione inscenata al termine del derby con la Cavese ha lasciato il segno. Si è tenuta, infatti, ieri sera una riunione dirigenziale nella quale è stata valutata la possibilità di dimissioni dell'intero blocco societario. Sebbene amareggiati dal dopo partita, però, Trapani e i suoi soci hanno inteso continuare nel progetto Paganese consapevoli che una sparuta minoranza non può vanificare quanto di buono fatto negli ultimi sei anni.
Stigmatizzando del tutto le contestazioni che non rientrano nei canoni dell'essere civili, una considerazione però sentiamo di farla.
Nella passata stagione, dopo che la squadra aveva ottenuto un solo punticino in sette giornate, la tifoseria azzurrostellata fu elogiata a più riprese per non avere messo in atto alcuna contestazione verso lo staff tecnico e societario. Alla luce di ciò, forse ai più, ha sorpreso che ciò fosse accaduto domenica dopo le cinque sconfitte in sette gare disputate. Crediamo, però, che la causa sia da ricercare nell'aver alimentato qualche illusione di troppo affermando, e neppure velatamente, anche in sede di presentazione, che questa squadra potesse ambire a qualcosa in più di una semplice (si fa per dire!!) salvezza.
Sarebbe stato, forse, preferibile partire a fari spenti come nella stagione 2006/07. Tutti sappiamo poi cosa successe in quella domenica del 17 giugno....
Gianluca Russo - paganese.it