6.10.08
Paganese travolta, non basta la rivoluzione di Capuano (Il Mattino)
ENRICO DI MASI Gallipoli. Una Paganese a due facce paga il conto sul campo del Gallipoli e sconta un primo tempo decisamente sotto tono. Non è valsa a nulla la rivoluzione tattica d’inizio ripresa che ha garantito più vivacità al gioco e per poco non ha confezionato la rimonta dopo un rigore non visto dall’arbitro. Capuano abbottona la squadra secondo un «accorto» 4-5-1. Non c’è Ferrero, indisponibile come Tisci, Mendil e De Lorenzo, ed allora il reparto avanzato fa leva sul solo Di Cosmo. L’atteggiamento è prudente; anche perché Esposito a destra e Bacchi sul lato opposto hanno licenza di spingere, tuttavia la natura di esterni non li porta ad assecondare l'unica punta argentina. In mediana l’escluso di lusso è Capodaglio e l'organizzazione del gioco è di competenza di Caracciolo. Berardi non gli fornisce la solita assistenza ed ecco che la Paganese soffre anche nelle retrovie. Ingrosso ed Imparato proteggono a fatica le corsie laterali mentre Taccola, De Giosa e Chiavaro hanno il loro bel da fare per arginare gli spunti palla al piede di Mounard. È proprio la mezzapunta del Gallipoli, schierata da Giannini tra le due linee, a sbloccare il risultato poco prima del 20’: lo slalom dal limite è comodo quanto basta per benedire la precisa conclusione che infila Castelli. Lo svantaggio iniziale è un po’generoso visto il primo quarto d'ora dei padroni di casa che, salvo farsi vedere da calcio piazzato, non disturbano la quiete di Castelli. Tuttavia l'undici di Capuano fatica a ragionare per le vie centrali e sulle fasce spinge poco e senza mordente. Esposito e Bacchi si scambiano l'iniziale fascia di competenza e qualcosa sembra muoversi nella trequarti del Gallipoli. Bacchi difatti indovina lo spunto giusto sulla destra, il suo cross è deviato di testa da Di Cosmo che autorizza Esposito alla conclusione ravvicinata, si immola Bonatti che salva il Gallipoli. Si fa male Ingrosso ed entra Lasagna. Giannini inserisce Savino per Marzeglia (in precedenza subentrato a Molinari). Il tecnico della Paganese ha giusto il tempo di vedere il calcio piazzato di De Giosa a lato di un soffio, prima di maledire il palo di Mounard che dà licenza a Di Gennaro di infilare il raddoppio da due passi. Capuano cambia registro rivisitando la disposizione nella ripresa. Entra Bacchi per Stendardo, difesa a quattro con De Giosa ed Imparato esterni. Quanto basta per dare un po’di spregiudicatezza in più alla manovra. L’effetto dell’avvicendamento non impensierisce il Gallipoli che, da par suo, difende bene il doppio vantaggio. Ci prova Di Cosmo: tiro da fuori a lato di un soffio; ci prova anche Taccola che fallisce da due passi sugli sviluppi di un calcio piazzato. La nuova disposizione infonde coraggio alla Paganese che si rende più volte pericolosa. Su una di queste si infuria Capuano: l'arbitro non vede un tocco di mano in area di Antonioli su conclusione di Di Cosmo. Le proteste sono vibranti ed il tecnico viene allontanato dall'arbitro. Si perderà così l'acrobazia di Taccola che riapre i giochi all’84’: la sforbiciata del difensore su calcio piazzato di De Giosa premia la vivacità del secondo tempo ed autorizza la Paganese al forcing finale. Non arriva il pareggio ma giunge, traumatica, la terza rete del Gallipoli che con Ginestra chiude definitivamente i conti all’ultimo secondo.
Nella foto: il gol del momentaneo 2 a 1 di Taccola