Nella seconda trasferta in sette giorni, la Paganese è ospite allo "Zaccheria" di un Foggia che tra le mura amiche, esclusa la parentesi con il Benevento, non conosce ostacoli. Match che presenta ben quattro ex, tre in casa azzurrostellata ovvero Ingrosso, Tisci ed Esposito, quest'ultimo ancora di proprietà dei satanelli, ed il tecnico Novelli tra le fila rossonere. Venti presenze per lui con la maglia della Paganese in C2 nella stagione 1986/87 che segnò l'abbandono, per i colori azzurrostellati, dai campionati professionistici.
Per la gara odierna, il tecnico rossonero è costretto a rinunciare allo squalificato-infortunato Zanetti (sostituito da Rinaldi) ed in extremis anche al terzino Colombaretti non al meglio per una contusione subita nel derby di domenica scorsa contro il Taranto. Ritorna dopo il turno di stop imposto dal Giudice Sportivo Pezzella.
Sulla sponda azzurrostellata, mister Capuano ritrova Bacchi ed Esposito, che ritorna nel suo ruolo naturale, ma, per la nota squalifica, è costretto a rinunciare ancora ad uno dei suoi uomini più rappresentativi, Mirko Taccola.
La gara entra subito nel vivo, al 2' è la Paganese a farsi viva dalle parti di Bremec con una conclusione dai trenta metri di Caracciolo, la sfera però termina abbondantemente a lato. La replica dei padroni di casa non si fa attendere e così arrivano due occasioni nell'arco di sessanta secondi, entrambe che partono dai piedi di Troianiello con due cross al bacio al centro dell'area. Nel primo pesca Salgado il cui di testa debole termina tra le braccia di Pantanelli, nel secondo l'incornata a botta sicura di Del Core esalta le doti del portiere azzurrostellato che con un colpo di reni devia in angolo. Al 13' punizione di Tisci con palla che sorvola di poco la trasversale. Trascorrono dieci minuti e Coletti lancia, dalle retrovie, Salgado che di testa tenta di beffare Pantanelli leggermente fuori dai pali. Il Foggia preme sull'acceleratore ed un minuto dopo potrebbe passare, prima è Del Core ad non essere lesto nell'inquadrare la porta, poi è Pantanelli a bloccare il tiro a botta sicura di Salgado. Passano due minuti ed è ancora l'estremo azzurrostellato a salire in cattedra deviando in angolo una conclusione dal vertice dell'area di Troianiello. Al 27' però anche la Paganese ha la sua chance per portarsi in vantaggio. Punizione di Tisci per De Giosa che, in area, da posizione defilata, con una spettacolare rovesciata manda la sfera a stamparsi sul palo alla sinistra di Bremec. Applausi a scena aperta del pubblico di casa. I padroni continuano ad esercitare la loro pressione ma la Paganese è brava a chiudere tutti i varchi sino a quando non si giunge al 42'. Chiavaro si fa anticipare in area da Del Core che da posizione defilata colpisce il legno alla destra di Pantanelli, sulla sfera si avventa Troianiello che a porta sguarnita non ha difficoltà a realizzare.
Ad inizio ripresa, Capuano tenta subito di dare una sterzata mandando in campo Mendil in luogo di Stentardo ma al 7' sono ancora i padroni di casa ad andare vicino alla rete. Da un errato disimpegno di De Giosa, nasce una mischia dalla quale spunta Mancino, carambola in area con Pantanelli che scaccia letteralmente la sfera dalla porta. Sessanta secondi dopo è ancora il portiere azzurrostellato a deviare con la mano sinistra una conclusione di D'Amico. La Paganese si affaccia dalle parti di Bremec al 11' e al 13', prima con un tiro a girare dal vertice destro dell'area di Esposito con palla a lato, poi con Di Cosmo, imbeccato da Berardi, il cui tiro-cross è deviato in angolo da Lisuzzo. Il Foggia quando riparte fa male e la conferma arriva al 17'. Troianiello, vera spina nel fianco della difesa azzurrostellata, elude, sulla trequarti, l'intervento di De Giosa, si invola verso Pantanelli ma trova Chiavaro a sradicargli la sfera dai piedi. Al 30', però, sono i fedelissimi azzurrostellati ad esplodere. Tisci riceve palla sulla trequarti e, senza pensarci su, estrae del cilindro un tiro di collo pieno che va a togliere le ragnatele dall'incrocio dei pali con Bremec immobile. Capuano, a questo punto, subito tira fuori un attaccante, Di Cosmo, per un centrocampista, Capodaglio, con l'unico obiettivo di irrobustire la linea mediana. La Paganese difatti non corre più particolari pericoli se non quello del 46' quando Salgado consegna il suo tapin tra le braccia di Pantanelli. Dopo quattro minuti abbondanti di recupero, Massa fischia la fine dell'incontro con la Paganese che agguanta un prezioso punto tra l'esultanza dei centocinquanta festanti supporters azzurrostellati.
Gianluca Russo - paganese.it