24.11.08

Paura e sfortuna, scivolone della Paganese a Terni.



MATTEO LATTANZI Terni. Fra Ternana e Paganese ha vinto chi è riuscito a gestire meglio la paura. La Paganese ha avuto la sola colpa di consentire che i timori si trasformassero in frustrazione soltanto per pochi secondi di pazzia collettiva, finendo per concedere il fianco a una Ternana certamente non irresistibile. Questione di paura, dicevamo. Da un lato quella della Paganese, preoccupata di evitare un possibile e pericoloso avvicinamento in classifica da parte della Ternana. Dall'altro una formazione locale impacciata e appesantita dalla responsabilità di dover vincere a ogni costo. Il 3-5-1-1 di mister Capuano funziona per un tempo e mezzo. Certamente non aiuta lo spettacolo in campo, ma si rivela utile. La Paganese, nella prima frazione, rischia ben poco al cospetto di una Ternana parsa timorosa e non al top. Ed anzi, i ragazzi di Capuano mostrano belle geometrie e non disdegnano la ricerca della profondità. Le consegne del tecnico sono state chiare: vietato concedersi distrazioni e, soprattutto, vietato perdere la distanza fra i reparti. Per le soluzioni offensive, poi, il peso delle trame offensive ha poggiato sulle gambe e sui piedi di Iraci, Tisci e Mendil. La Ternana ha fatto vedere ben poco. E nelle poche occasioni create dai ragazzi di Capuano ha tremato vistosamente. Segno che la Paganese avrebbe potuto osare di più. Al di là di un paio di pericoli nell'area dei locali, dettati da errori degli stessi difensori rossoverdi, e di una semirovesciata in chiusura di frazione operata da Concas, si è visto ben poco nel primo tempo. La ripresa si apre con una Ternana che prova a spingere. La paura, motivo ricorrente del match, per la Paganese si trasforma in nervosismo prima e in frustrazione poi, per pochi maledetti secondi. Così, da un cross senza troppe pretese operato da Concas, nasce il gol del vantaggio della Ternana. La sfera giunge a Perna, che in torsione, di sinistro, prende il tempo a un De Giosa troppo «molle» nell'occasione, e beffa Pantanelli che lascia sfilare la sfera sotto il proprio corpo. Con la Ternana in vantaggio, Capuano slega la propria squadra dalle consegne iniziali e «vira» verso un più offensivo 3-4-1-2. I risultati si vedono, perché i difensori della Ternana vanno in tilt e nell'area dei padroni di casa si balla al ritmo di salsa. De Giosa trova il varco giusto, in elevazione, e colpisce di testa nel cuore dell'area umbra, ma Ginestra compie un miracolo. Nell'occasione, sono state vibranti le proteste dei ragazzi di Capuano, che hanno visto la sfera varcare comunque la linea di porta. La Ternana si chiude: fuori Perna, dentro Noviello. È chiaro l'intento di voler sfruttare gli spazi in contropiede. In un paio di circostanze ci prova Rigoni, ma Pantanelli rimane inoperoso. La Paganese intanto prende il comando delle operazioni. Ci prova anche Mendil con un gran tiro dalla distanza, sul quale Ginestra chiude ancora la propria porta. La Paganese spinge, ma si espone ai contropiede dei locali. Concas e Morello potrebbero chiudere la gara, ma Pantanelli riscatta (parzialmente) l'errore commesso sul gol di Perna. Negli ultimi minuti la gara si ravviva, complice la spinta offensiva della Paganese e i contropiede della Ternana. Ma il risultato non cambia.

Il Mattino