PESCARA. È sempre più critica la situazione finanziaria del Pescara. L'ennesimo cda della società è stato convocato per il 20 novembre. Entro questa data dovrà essere effettuato un aumento di capitale di circa 1,5 milioni di euro. Condizione imprescindibile se si vuol evitare di portare i libri contabili in tribunale con conseguente fallimento. Eventualità quasi certa qualora non ci fosse iniezione di denaro fresco nel club entro tale data. Di lì a poco occorrerebbe un altro milione e mezzo di euro per continuare la normale gestione sino al mese di gennaio.
Diversi fornitori del club, inoltre, da mesi non ricevono i loro giusti compensi. Impianti sportivi, alberghi, ristoranti, farmacie, lavanderie e quant'altro. In questo marasma anche le giovanili, dagli esordienti alla beretti, potrebbero ritrovarsi senza campo di allenamento.
Il tutto quando la Lega a giorni dovrebbe dare l'ufficialità del pagamento o meno delle pendenze Iva e Irpeff da parte delle società professionistiche. Il Pescara entro il 31 ottobre avrebbe dovuto versare qualcosa più di 400mila euro. Cifra che, secondo indiscrezioni, non sarebbe stata interamente onorata da parte della nuova presunta proprietà. Pare infatti che sia stato versato solo un acconto di 110mila euro. I prossimi giorni, ad ogni modo, definiranno con maggiore chiarezza la situazione.
Giungono smentite intanto circa le dimissioni di alcuni membri del cda. Per il momento dovrebbero restare al proprio posto De Luca, Marin ed Ercoli.
La squadra, complice l'incertezza societaria, anche ieri dopo mercoledì è stata costretta ad allenarsi al Poggio Degli Ulivi di Città Sant'Angelo. Anche per oggi è prevista una seduta di allenamento sul sintetico del Poggio Degli Ulivi.
fonte: primadanoi.it