Dopo la sentenza emessa dal Giudice sportivo, il presidente Trapani esprime il suo rammarico. E preannuncia ricorso verso i provvedimenti assunti nei confronti del club campano.
In seguito alla dura sentenza emessa dal Giudice Sportivo all'indomani della gara Paganese-Crotone, il presidente Trapani è intervenuto a difesa del sodalizio da lui rappresentato.
"Sono rimasto sorpreso e deluso sotto il profilo umano per il comportamento assunto dall'arbitro domenica scorsa. Non entro nel merito delle sue decisioni da un punto di vista tecnico che non discuto in quanto a tutti è consentito commettere degli errori. Tuttavia, non posso accettare minimamente la mia inibizione per avere proferito frasi offensive nei confronti del direttore di gara. Posso assicurare di non aver mancato di rispetto verso nessuno. Avevo semplicemente esortato l'arbitro ad essere più sereno in modo da poter dirigere la gara in un contesto di maggiore tranquillità. Così come non ritengo equo il provvedimento di 10.000 euro di multa assunto nei confronti della Società che rappresento. Allo stesso modo mi sembrano eccessive e spropositate le squalifiche inflitte ai nostri calciatori; in modo particolare mi riferisco al provvedimento assunto nei confronti di Taccola che non si è assolutamente reso protagonista di quanto si legge nel comunicato pubblicato quest'oggi”.
Per tutti questi motivi - conclude il Presidente - la Paganese Calcio ha già provveduto ad inoltrare ricorso verso i provvedimenti assunti nei nostri confronti".
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