19.11.08
Paganese, squalifiche e maxi-multa.
La sentenza: 4 giornate a Taccola, 3 a De Lorenzo, inibito Trapani. Ammenda di 10mila euro
RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. Quello che si temeva è puntualmente arrivato. Sulla Paganese si è abbattuta la scure del giudice sportivo. Giancola di Vasto ha stilando un referto pesante. Ben diecimila gli euro di multa con la seguente motivazione: «Perché propri sostenitori durante la gara ed al termine della stessa indirizzavano verso l'arbitro cori offensivi, gli stessi durante l'incontro lanciavano sul terreno di gioco bottiglie in plastica, perché persone addette alla sicurezza assumevano all'interno del recinto di gioco riprovevoli comportamenti ed in particolare uno steward al termine del primo tempo tentava di colpire con un pugno un calciatore della squadra avversaria, lo stesso poi si avvicinava all'arbitro rivolgendogli frasi offensive, al termine della gara un operatore sanitario colpiva con uno schiaffo al viso un calciatore della squadra ospite e rivolgeva frasi offensive con un magazziniere verso la terna arbitrale». Pesante anche il provvedimento che ha colpito il difensore Taccola (quattro giornate di squalifica), reo di aver colpito ad inizio gara un calciatore ospite con un pugno alla nuca e nel finale di aver continuato a rivalersi sugli avversari. Tre giornate di squalifica, per frasi offensive verso l'arbitro, anche per attaccante De Lorenzo espulso domenica dalla panchina. Inibizione fino al 2 dicembre per il presidente azzurrostellato Trapani ed ammonizione con diffida per il tecnico Capuano. A completare il tutto le squalifiche per una giornata ai centrocampisti Bacchi ed Esposito. Il massimo dirigente paganese non ci sta e minaccia le dimissioni. «Lo avevo già detto a fine gara che mi sarei mosso per far si che certe cose non accadessero più. Siamo stati trattati non male ma peggio. Purtroppo quando si trovano personaggi come Giancola si rischia di far degenerare tutto. Quella con il Crotone era una gara normale che per alcuni atteggiamenti si è rischiato di farla finire con l'invasione di campo». Trapani ha già messo in moto la macchina organizzativa per ribattere alle accuse. «Ho già dato mandato all'avvocato Chiacchio per preparare il ricorso. Inoltre mi sono già attivato ad interpellare tutti i presidenti delle squadre di terza serie per coalizzarci. A Magalli ed alla Lega chiederemo maggior rispetto verso le squadre e le città che rappresentiamo. Non discuto l'operato tecnico dell'arbitro ma non si può subire sotto l'aspetto prettamente umano come è successo domenica. Voglio portare a conoscenza tutti che il signor Giancola a fine gara ha rifiutato il saluto dei calciatori della Paganese ed a me ha consegnato gli incartamenti dell'incontro non guardandomi nemmeno in faccia. Adesso è arrivato il momento di dare una svolta altrimenti se le cose devono continuare in questo modo io mi dimetto perché non mi ci ritrovo in questo calcio e soprattutto non posso permettere a nessuno di giocare con i soldi miei e di altri miei soci».
Il Mattino