Ancora una vittoria, la terza di seguito per la squadra di Cari, e ancora una partita convincente, di quelle da mettere in bacheca.
L’Arezzo ha dominato l’incontro in lungo e in largo e non è servita a niente la tattica indisponente messa in atto da Eziolino Capuano, scorretto allenatore della Paganese che ha impostato (come previsto) una partita sulla perdita di tempo e la provocazione. Intorno al ventesimo del primo tempo i gol di vantaggio per l’Arezzo avrebbero già potuto essere un paio, visti gli errori in fase conclusiva di Terra (colpo di testa elementare) e Martinetti (rigore), ma la squadra di casa è stata più forte anche dei propri errori e nel finale della prima frazione è comunque passata in vantaggio con un perfetto colpo di testa di Lauria (!), appostato sul secondo palo, mentre i difensori si occupavano dei vari Martinetti, Terra e Djuric.
A quel punto la tattica di Capuano è andata a farsi benedire e la Paganese è stata costretta ad aprirsi, tanto che già nei primi minuti del secondo tempo gli amaranto sono passati per la seconda volta con Martinetti, che prima ha colto il palo e poi ribadito in gol su lancio millimetrico di Matute in profondità.
Da quel momento non c’è stata più partita e la Paganese non ha praticamente mai preso in mano il pallino del gioco. Dominio assoluto dell’Arezzo suggellato, nel finale, da uno splendido diagonale-gol di Baclet (simile a quello messo a segno a Crotone) lanciato da Bondi.
Cori ripetuti della curva Minghelli hanno gatificato Mister Cari, che ancora una volta dimostra di saper guidare alla grande la Ferrari di cui dispone.
E’ stato un pomeriggio gioioso che avrebbe meritato un numero di spettatori maggiore, ma il convento per il momento ne passa soltanto 2000 (scarsi). Stringara stavolta non era in tribuna.
Gianni Brunacci - www.arezzonotizie.it
