Il vergognoso 2-6 patito per mano del Pomigliano, senza nulla togliere alla prestazione "monstre" della squadra di mister Bucaro, ha dato il via all'operazione "repulisti" in casa Nocerina.
Alla ripresa degli allenamenti di ieri, infatti, tanti gli assenti tra atleti e componenti dello staff tecnico.
Mancava il tecnico Franco Giugno, che ovviamente non avrebbe potuto sperare di salvare il posto di lavoro dopo un'umiliazione di quelle dimensioni.
Con lui, la società ha anche allontanato Vittorio D'Amore, uno dei preparatori atletici, e Cristian Minardi, il preparatore dei portieri. Non così semplice, comunque, individuare le responsabilità di questi due componenti dello staff tecnico.
Saltano tante teste anche tra i calciatori. Via in primis le delusioni: il terzino under D'Angelo (difficile immaginare come possa essere entrato nelle grazie del settore giovanile dell'Inter); l'esterno argentino Scornaienchi e il brasiliano Moro Da Silva (complimenti per la competenza e la lungimiranza a chi ha decantato le doti tecniche dei due sudamericani); il difensore centrale Caridi (in condizioni fisiche precarie per poter affrontare un campionato; magari il sempreverde Colletto avrebbe fatto meglio e di più); l'attaccante Magliocco (rendimento pessimo, se commisurato alle attese e allo stipendio); il mediano Basile (seppure tra quelli che hanno fornito sempre un rendimento sopra la sufficienza).
Via soprattutto il fantasista Mangiapane, croce e delizia della tifoseria rossonera, ma distintosi sempre per la grandissima professionalità, merce rarissima in una categoria come la Serie D: contestato a più riprese, relegato in panchina o in tribuna in tante occasioni, addirittura considerato, ad inizio campionato, non all'altezza di poter far parte della rosa della Nocerina; eppure mai una parola fuori posto, testa sempre rivolta al lavoro, in allenamento e in partita, seppure con qualche "eccesso balistico" che spesso non s'è rivelato utile nell'economia del gioco rossonero. E' andato via, e non è dato sapere se da "defenestrato" o per sua volontà.
Difficile ora interpretare il futuro. Come al solito, tante e troppe chiacchiere da bar (fatte non solo dai tifosi) preconizzano nuovi arrivi e nuovi dirigenti per poter sperare ancora di riagganciare, o addirittura un ridimensionamento drastico a 6 mesi dalla fine del campionato.
Per domani è prevista una conferenza stampa per illustrare questo futuro; orario noto, "location" in via di definizione. Ad oggi, la Nocerina sembra una barchetta a remi in balia di un mare forza 8, abbondantemente alla deriva.
Il Mattino