1.12.08

Un supergol di Tisci, pari d’oro per la Paganese.

DAVIDE GRITTANI Foggia. Al Foggia riescono le cose impossibili: come segnare una rete pur avendo creato almeno otto palle gol. Alla Paganese riescono sole le cose belle: come il palo di De Giosa su rovesciata e il pareggio d’oro realizzato dall’ex Tisci nella ripresa.. Alle cronache piace dipingerlo come il match tra gli eterni amici-nemici, Novelli e Capuano. Entrambi astuti, salernitani e per il calcio puro. Ma stando a quanto successo in campo, la Paganese si è vista solo dopo aver subito il gol e il Foggia è davvero troppo poco per ambire alla promozione diretta. Al 5’ delizioso cross di Troianiello, testa di Del Core e Pantanelli (ex compagno di squadra al Catania) salva in angolo. La Paganese riesce a proporsi su palla inattiva: al 15’ Tisci batte a giro dal limite ma la palla sorvola la traversa. La partita prosegue a singhiozzi con i rossoneri costantemente nella metà campo avversaria. Al 25’ occasionissima: Mancino serve Del Core la cui svirgolata diventa assist per Salgado, il cileno sorpreso da tanta grazia spara in braccio a Pantanelli. La Paganese si sveglia e risponde con un mezzo capolavoro: al 29’ Tisci pennella in area una punizione col contagiri che scavalca tutta la difesa, la palla finisce a De Giosa che si coordina e si produce in una rovesciata che si stampa sul palo alla destra di Bremec: applausi da tutto lo stadio. Poi interviene un po’ di stanchezza, un po’ di appagamento che avrebbe accompagnato le squadre allo 0-0 se non si fosse messo di mezzo Chiavaro. Al 43’ lancio lunghissimo e perfetto di Coletti, Chiavaro ignora la palla e lascia che Del Core la arpioni con uno stop elegantissimo a seguire: tiro e palo, sulla respinta Troianiello trova il tempo di ribadire in rete e di esultare con mezza difesa ancora di sale. La ripresa si apre con un super Troianiello, al 7’ sfonda sulla destra semina il panico in area e sul rimpallo offre a Mancino la prima opportunità del 2-0, ma De Giosa (onnipresente) salva sulla linea. La Paganese è tutta chiusa in area, quando esce è il minuto 13’: Di Cosmo si invola sulla destra, percorre metà campo palla al piede e spara a botta sicura, Lisuzzo ci mette una pezza e devia in angolo. Siamo alla metà della ripresa, quando succede il peccato originale imputato a Novelli: al 21’ richiama in panchina Del Core (al suo posto l’eroe di Taranto, Germinale), ma l’attaccante barese fa una sceneggiata e sbatte una bottiglietta d’acqua quasi in faccia all’allenatore. È il prologo al disastro, al 30’ palla confusa al limite dei 25 metri: Lisuzzo rimpalla su Tisci, l’ex rossonero sfodera un tiro al volo di rara bellezza e precisione. Finisce all’incrocio dei pali, una rete straordinaria anche se Tisci non esulta in segno di rispetto dei suoi ex sostenitori. La partita s'incendia, l’arbitro dimostra di non essere abilitato a condurla fino in fondo coi nervi saldi ma pure Capuano ribadisce che nei momenti più intensi non riesce a fare a meno di perdere la testa. Al 33’ Imparato finisce a terra a palla lontana, l’azione prosegue mentre Capuano si sbraccia: a palla fuori vengono prestati i soccorsi, ma nel frattempo Capuano l’ha detta grossa al guardalinea e l'arbitro lo manda fuori.

Il Mattino