7.1.09
Capuano: «La salvezza? Serve un miracolo».
Il tecnico fa il punto della situazione: non abbiamo più attaccanti, occorrono altri giocatori.
RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. Un momento delicato, nero, quello che la Paganese sta vivendo. L'anno è iniziato nel modo peggiore. Eppure dopo il buon girone di andata nessuno si aspettava un epilogo così. Lo scorso anno a destare preoccupazione erano erano i risultati sportivi mentre adesso è l'aspetto economico che tiene con il fiato sospeso l'intera tifoseria. Gli scenari sono diversi e sicuramente più gravi. Il presidente Trapani ha dovuto masticare amaro. Diversi dirigenti hanno tirato i remi in barca. L'economia imprenditoriale è ferma ed i soldi promessi per mandare avanti il progetto Paganese sono a questo punto venuti meno. Logico e lecito attendersi un ridimensionamento dei programmi con un campionato ancora aperto e con la salvezza ancora da conquistare. C'è tanta preoccupazione per il futuro che attende questo glorioso sodalizio. La notizia del fuggi fuggi generale e dell'epurazione di molti pezzi pregiati è venuta fuori come un fulmine a ciel sereno. In queste ore si sta tentando di fare opera di sensibilizzazione per reperire fondi utili per portare al termine nel migliore dei modi questo campionato. La Prima Divisione è una categoria importante che si vuole salvaguardare a tutti i costi ma è inutile nascondersi o prendersi in giro se nelle prossime ore non ci saranno interventi economici sostanziali si rischia di buttare alle ortiche tutto quello di buono fatto da diversi anni. La rosa è ridotta ai minimi termini. Nell'amichevole contro l'Avellino Capuano ha dovuto proporre una squadra imbottita di ragazzini. Domenica riparte il campionato ed a Foligno, nel primo scontro salvezza la Paganese al momento potrà contare solo su 12 elementi. Capuano, anche se cerca di restare tranquillo, sa che il momento è davvero delicato e spera nel breve tempo possibile di avere quanto meno a disposizione di nuovo calciatori che seppur giovani abbiamo una certa esperienza per disputare un finale di campionato irto di problemi e difficoltà. «In questo momento con la schiettezza che mi ha sempre contraddistinto devo dire che la Paganese non può affrontare nemmeno un campionato di serie inferiore. Confido nella società e nell'abilità del direttore sportivo D'Eboli per la risoluzione del problema in tempi brevi. Oggi come oggi è sotto gli occhi di tutti che siamo monchi del reparto offensivo. Confido che al più presto possano arrivare nuovi calciatori che mi diano la possibilità di avere anche dei ricambi. Quello che ci tengo a precisare è che io resterò sempre con la Paganese perché sono riconoscente al presidente Trapani e lotterò fino all'inverosimile per cercare di salvare questa squadra anche se in questo momento le cose si sono complicate notevolmente. Se qualcuno si era illuso adesso dovrà ricredersi perché, anche se abbiamo una buona organizzazione e 20 punti in classifica, nel calcio conta anche avere la giusta qualità. Salvarsi se le cose resteranno così sarà davvero difficile, un miracolo, ma ci proveremo». L'ultimo passaggio è d'obbligo sulla situazione Tisci. «Se ci sono le condizioni mi fa piacere che resti perché è un ottimo calciatore ma se non sarà così metteremo sempre undici giocatori in campo». Intanto ieri il club ha ingaggiato con la formula del prestito il difensore Matteo Legittimo, classe '89, di proprietà del Lecce ma che nella prima parte di questo campionato ha vestito la maglia della Pistoiese ed il centrocampista offensivo Carmine Cucciniello, classe '88, di proprietà della Sampdoria ma che quest'anno aveva iniziato tra le fila del Perugia. Nella giornata di oggi potrebbero essere definite anche altre trattative. D'Eboli punta all'ingaggio dell'attaccante del Parma Lorenzini e di Girardi in forza al Verona ma di proprietà del Chievo. Ceduto a titolo definitivo il centrocampista Stentardo alla Juve Stabia.
Il Mattino