DALL'INVIATO Pagani. Il gol di Di Gennaro, l'ennesimo incassato su palla inattiva, proprio non riesce a mandarlo giù. «Purtroppo le punizioni distanti quaranta metri dalla nostra area è come se fossero calci di rigore. Sono situazioni in cui marchiamo a uomo e purtroppo perdiamo l'uomo nell'uno contro uno. Non è un fatto tattico, sono gol da evitare e basta. Quando le punizioni sono più vicine e marchiamo a zona va molto meglio», spiega Capuano. Il tecnico della Paganese non si demoralizza. «Ci sta di perdere contro il Gallipoli e non è il caso di fare drammi. La nostra strada la conosciamo, ho accettato il progetto e vado avanti fino alla morte, fino al cimitero, fin quando vedo comparire i cipressi. Ho sempre detto che per noi salvarsi significherebbe vincere la Champions League. Ce la faremo». Un riferimento a Diogo, il brasiliano entrato nella ripresa: «E' l'unico lampione della squadra, quello che dà luce. Ha avuto dei problemi da quando è arrivato, speriamo di averlo al meglio».
ro.ve. - Il Mattino