Il campionato di Lega Pro entra nel vivo per assegnare l’agognata promozione in serie B e il team di Giannini resta sempre primo con due punti di vantaggio sul Crotone. Domenica visita alla Paganese, mentre i tifosi ionici si coccolano i gol di Ginestra e soci.
GALLIPOLI - Dopo i mezzi passi falsi con Juve Stabia e Foligno, i salentini hanno ritrovato la posta piena e il sorriso: ora hanno due punti di vantaggio sul Crotone e quattro sulla coppia composta da Arezzo e Benevento. Con la stagione che s'appresta a entrare nel vivo, la piazza ionica culla il sogno, godendosi il primato anche per le vittorie conquistate (13) e per il minor numero sconfitte subite (4). Strada facendo, l'approdo di Giannini sulla panchina giallorossa (così come quello del diesse Dimitri) è divenuta una scommessa già vinta dal presidente Vincenzo Barba, che in estate non ha avuto dubbi a scegliere l'ex capitano della Roma, nonostante lo scetticismo per gli esoneri nelle precedenti stagioni. Per intuito, passione, ambizione e forza economica, il petroliere ionico si conferma la chiave del Gallipoli che si sente alle porte di quella serie B, annunciata in un progetto partito in Eccellenza nel 2002. In campo, invece, ad illuminare le giocate offensive arrivano i lampi di Mounard, le stoccate di Di Gennaro (9 reti) e gli slanci di Ginestra (10 reti), soprannominato «Il Totti del Gallipoli» dallo stesso tecnico romano. Forse un po' troppo, ma comunque può bastare per questo Gallipoli senza confini.
Intanto, in attesa della trasferta sul campo della Paganese, si gode il primato, e le gioie annesse, l'attaccante Adriano Marzeglia, che domenica scorsa è entrato in campo nella ripresa (al posto di Di Gennaro) segnando e festeggiando il momentaneo 3-1. Nello scorso gennaio il presidente Barba ha blindato l'attaccante, che aveva diverse richieste. «Barba, Giannini e Dimitri sono i miei tre Re Magi — afferma Marzeglia, 22 anni, 12 presenze in campionato (solo una volta da titolare) e autentico bomber di scorta alla supercoppia Ginestra-Di Gennaro (19 reti in due) —. Per me sono tutto, visto che devo solo a loro se sono rientrato nel grande calcio, dopo essere stato all'estero in Belgio (nel Sint Niklaas in serie B, ndr) a mangiare zuppe... Il tecnico mi stimola sempre per farmi migliorare. Ora però, bando ai salti di gioia, perchè dobbiamo pensare ai prossimi gol sul campo della Paganese».
Giorgio Coluccia - ReteLuna.it