La vendetta di Alfano: «Volevamo cancellare le sconfitte dello scorso campionato». La dedica a De Sio.
ANTONIO DI MARTINO Cava de’ Tirreni.Pur non entusiasmando la Cavese archivia il derby numero 60 con la Paganese con una vittoria. Ma è stata più difficile del previsto. Alessandro Romeo, giovane attaccante arrivato dal mercato di riparazione di gennaio, analizza così la partita appena conclusasi al Simonetta Lamberti. «Non ho giocato in passato questo derby che ho visto è sentito tantissimo dall'ambiente. E mi dispiace perché sono davvero delle bellissime emozioni. Gli stimoli che ti attraversano sono particolarissimi. Ho provato, comunque, a immedesimarmi in questo clima e a dare il massimo. Purtroppo non ero al meglio della condizione perché mi sono allenato pochissimo in settimana per problemi agli adduttori dopo la dura battaglia del Pinto. Nella sfida con la Paganese questo si è fatto sentire alla distanza». Fino al gol di Schetter aveva sofferto tantissimo l'impianto tattico azzurrostellato la Cavese. Il muro difensivo dalle parti di Pantanelli sembrava invalicabile. «Avevamo difficoltà a trovare spazi utili tra quella selva di gambe e a gestire al meglio le fasce - continua Romeo - I palloni che sono arrivati dalle mie parti sono stati pochini e spesso non puliti anche per colpa di un fondo non al meglio. Per fortuna che è arrivata poi quell'azione di Aquino dalla sinistra. Ho visto l'inserimento di Schetter e mi sono portato via un avversario andando anche a disturbare visivamente Pantanelli. Il tiro di Schetter era velenoso e l'estremo difensore ospite ha aggiunto del suo. Comunque quello che importa è che la sfera sia finita dentro e che alla fine quel gol ci ha permesso di conquistare tre punti contro una ostica avversaria». Antonio Schetter ancora una volta decisivo. Come accaduto al Pinto di Caserta domenica scorsa. Finora ha trovato tre gol in questa stagione e pensare che c'è chi lo critica perché non è il solito "Pavel" Schetter. «L'importante è vincere. Anche se i gol arrivano con quel pizzico di fortuna che non guasta mai nel calcio - ricorda l'attaccante napoletano - non bisogna andare troppo per il sottile. Anche perché verranno tempi migliori sul piano del gioco e magari non i risultati. Era un derby quello con la Paganese e pretendere di vedere anche spettacolo, forse, era un po' velleitario. Contro un bunker era difficile trovare varchi. Ci è andata bene. Stringiamoci forte questi 41 punti che sono praticamente salvezza anticipata e d'ora in poi giocando senza altri assilli potremo toglierci molti sfizi». Nel clan Cavese e in particolare in chi è stato protagonista dei derby con la Paganese della scorsa stagione, entrambi persi, aria di rivincita. «Al dl là della prestazione volevamo cancellare quelle due sconfitte - conclude Gerardo Alfano, una prova la sua condizionata da un infortunio non del tutto riassorbito - e ci siamo riusciti. Sapevamo quanto i nostri tifosi ci tenessero a vincere e alla fine abbiamo potuto insieme gioire come da tempo facciamo. Con il coro in ricordo di Catello Mari». Soddisfatta la dirigenza biancoblù. Il primo obiettivo è stato raggiunto. I giocatori hanno dedicato la vittoria al vicepresidente Elio De Sio che in settimana ha compiuto gli anni.
Il Mattino