Brutto derby tra Cavese e Paganese. Metelliani vincenti ma poco convincenti. Imballati da una Paganese giunta a Cava per non prenderle e oltremodo penalizzata dal risultato.
(CALCIOPRESS) Cavese-Paganese. “Quel che conta è il risultato” recitano i pragmatisti del pallone. Ma da un derby ci si attende di più. Già dalle formazioni si capisce che ci sarà poco da divertirsi. Camplone decide di inserire fin da subito Romeo, recuperato in extremis, supportato da tre trequartisti (Aquino, Schetter e Tarantino) e lascia Favasuli in panca. Capuano schiera invece una muraglia fatta di cinque difensori, con De Giosa e Imparato larghi e Astarita a completare il trio di centrali. Cucciniello, Esposito e Capodaglio in mediana, Lasagna e Fanasca davanti (fuori Zarineh).
In avvio è solo Paganese, che pressa, non concede un metro agli avversari e riparte rapida. Si capisce fin da subito che Schetter al centro può fare ben poco e che la linea a cinque della retroguardia ospite inghiottirà ogni tentativo degli aquilotti. Sono gli azzurrostellati a rendersi pericolosi in due occasioni con De Giosa: al 12°, corner e mischia nell’area piccola, col capitano ospite che in spaccata chiama Marruocco alla respinta d’istinto; ancora corner e lo stesso De Giosa incrocia di testa sfiorando il palo.
La Cavese appare inerme. Prova a lanciare lungo ma Romeo non fa salire la squadra, Tarantino si isola, e Aquino e Schetter brancolano nel buio. I mediani paganesi sono sempre in anticipo sui dirimpettai e la gara non decolla. Al 25° la Cavese prova a scuotersi, con Aquino che soffia la palla a Chiavaro, s’accentra e serve l’accorrente Tarantino, il cui tiro a botta sicura viene respinto sulla linea da Cucciniello. Partita che va a sprazzi e i metelliani, non trovando sbocchi, si affidano ai singoli e ai calci piazzati. Al 34°, da un calcio d’angolo di Tarantino, Ischia cerca la porta ma ancora un difensore ospite respinge sulla linea. Subito dopo è Nocerino a controllare in area e calciare, sfiorando il palo di sinistro. Al 41°, però, Imparato pasticcia e si fa soffiare la palla dal solito Aquino sulla sinistra. La “zanzara” serve Schetter che contrasta con Pantanelli e, forse più d’impeto che di precisione, spinge la palla in rete.
Nella ripresa subito quattro cambi. Capuano passa al 3-4-1-2 inserendo Iraci per Chiavaro e Zarineh per Capodaglio, con Fanasca dietro le punte. La Cavese torna al 4-3-3: fuori Tarantino e Romeo, dentro Favasuli e Sorrentino. La sostanza non cambia. La Paganese cerca il pari ma i metelliani al 3° sprecano con Aquino che, lanciato verso la porta, preferisce il passaggio (impreciso) per Schetter alla conclusione. Al 12°, però, la Paganese va in gol: traversone dalla sinistra, Taccola sul secondo palo vola a deviare di testa una palla che, già diretta in porta, viene spinta in rete da Imparato, che era in fuorigioco e vanifica tutto.
La partita, se possibile, s’imbruttisce ancor di più. La Paganese, pur con l’ingresso di Diogo, non punge. La Cavese è arruffona e fa poco fraseggio. Al 22° ci prova De Giosa con un tiro dai 35 metri, parato da Marruocco. Poi Iraci, alla mezz’ora, crossa basso per Zarineh, anticipato da Marruocco. Al 43° Lasagna serve con un cross lo stesso Zarineh il cui colpo di testa è facilmente parato dal portiere di casa. Là davanti gli spazi si aprono ma gli uomini di Camplone non ne approfittano. Sorrentino ci mette l’impegno, tiene bene palla ma è troppo falloso. Prova poi al 45° con un sinistro teso che impegna Pantanelli.
Il triplice fischio è una liberazione per la Cavese, che festeggia la terza vittoria di fila, e solo quella. Prestazione se non altro da rivedere, anche nell’atteggiamento. I tre punti di oggi permettono ai metelliani l’aggancio all’Arezzo, di staccare il Foggia e raggiungere la quota salvezza. Quota ancora lontana per la Paganese, coriacea, ben schierata, volitiva, generosa e sfortunata quest’oggi, ma che paga forti limiti tecnici.
Davide Lamberti - www.calciopress.net