Giusto trent'anni fa, stagione '78-'79, Paganese e Perugia vivevano destini opposti nei rispettivi campionati. Mentre gli azzurrostellati lasciavano mestamente la C1, con il tecnico Rambone che non riuscì nell'impresa di qualche anno prima, il Perugia chiuse imbattuto il suo campionato di serie A piazzandosi al secondo posto distanziato di tre punti dal Milan Campione d'Italia. Era il Perugia dei miracoli, era il Perugia del tecnico Ilario Castagner. A distanza di tre decenni le due formazioni si sono incrociate in questo campionato di Prima Divisione per la prima volta e la formazione di Capuano ha subito, nella gara del girone d'andata al "Torre", impresso nella sua storia il marchio della vittoria. Il Perugia di Sarri cadde sotto le mosse tattiche di Capuano che tra primo e secondo tempo rivoluzionò l'attacco inserendo l'italo-argentino Di Cosmo ed il francese Mendil. Due inserimenti che misero a soqquadro la lenta difesa dei grifoni con Di Cosmo che mantenne fede alla sua promessa di iniziare a segnare dalla decima giornata come l'anno prima in C2. Peccato che quelle furono le uniche realizzazioni in campionato che l'hanno portato, in compagnia dell'altro attaccante Mendil, a chiudere la propria esperienza anzitempo con la Paganese. Due reti che rimarranno comunque nella storia di quella prima sfida con il Perugia che proiettarono gli azzurri al quinto posto in classifica, piazzamento migliore durante la stagione in corsa annichilendo e mettendo a nudo la pessima annata del grifone. Domenica la Paganese solcherà per la prima volta invece l'erba del "Renato Curi", un'altra perla di questa società che in questo triennio sta facendo rispolverare mete raggiunte o sfiorate giusto una trentina d'anni fa. Ritengo che debba essere motivo d'orgoglio per tutti gli sportivi e tifosi della Paganese poter vivere queste vigilie di partite contro formazioni di rango del calcio italiano, com'è bello e stimolante per noi cronisti che seguiamo la Paganese poter scrivere di queste vigilie. Ancora una volta va ricordato come questa categoria debba essere vissuta con l'entusiasmo di chi riceve un regalo inatteso e va preservata a tutti i costi con la consapevolezza di non poter pretendere chicchessia da una società che ha riportato il gran calcio a Pagani. Ma gli azzurri come ci arrivano a questa prima al "Curi" ? Ci potevano arrivare con tutti gli uomini a disposizione, così sembrava sino a metà settimana visto anche il recupero di Bacchi, ed invece ecco che l'infortunio di Zarineh ha fatto svanire la piacevole evenienza. Si va delineando una Paganese brevilinea in attacco dove il funambolismo del brasiliano Diogo e le accelerazioni di Lasagna, se sfruttate in massima percentuale, potrebbero far male ai biancorossi di Pagliari. A Lanciano s'è visto poco di quello che possono attuare gli avanti azzurri che, con la compattezza di un centrocampo tutto fosforo e temperamento, avranno modo e tempo per sganciare qualche frizzante offensiva. E' chiaro che la gara la faranno i padroni di casa vogliosi di riscatto dopo la caduta di Taranto. Il Perugia, che sarà privo degli squalificati Zoppetti e Del Core e qualche acciaccato in attacco, ha un solo risultato utile, la vittoria, la Paganese no. Confidiamo dunque nella Paganese versione trasferta che imbruttisce gli avversari e porta punti a casa. Questa volta sarebbero punti storici e dolcissimi...come un Bacio Perugina.
Peppe Nocera per paganese.it