PAGANI (Salerno). La racconta a modo suo. Significa che è di parte, non che dice grossolane bugie. Antonello Cuccureddu, da due settimane allenatore del Pescara, è felice per il pareggio (0-0) a Pagani, ma prova rammarico per come si è sviluppata la partita. Insomma, fa capire che per i suoi ragazzi ci sarebbe potuto scappare qualcosa di importante. «Avessimo potuto giocare in 11 per gli interi 90’...». L’espulsione di Zeytulaev... «Questo arbitro si è ispirato a quello di Italia-Irlanda. Per come la vedo io, non si possono falsare le partite con decisioni affrettate e ingiuste. Chi ha il fischietto, deve essere responsabile. Abbiamo subìto un grosso danno. E poteva scapparci la beffa». La sua squadra, però, ha reagito alla grande. «Sì, devo dire che non si sono lasciati abbattere dall’episodio e neppure dagli altri. A nostro favore c’erano tre calci di rigore. Dico tre». E mentre parla su un video scorrono le immagini della partita e si vede chiaramente un giocatore azzurrostellato colpire la palla con il braccio in piena area di rigore. «Visto? Visto? Come si fa a non fischiare un fallo del genere?». Al tirar delle somme, la media è buona: una vittoria in casa e un pareggio fuori. «Questa squadra può cambiare marcia. Se, come credo, la giustizia sportiva ci restituirà i tre punti del caso Fortunato, ci rimetteremo in carreggiata. Poi, dovremo fare una gran partita sabato contro l’Arezzo. Sarebbe stato meglio se i toscani non avessero perso in casa contro il Real Marcianise. Tant’è». Dopo l’espulsione di Zeytulaev, ha spostato Laens sulla fascia sinistra e il ragazzo si è fatto onore. «Ha una forza fisica non comune ed è uno che non molla mai. Certo, dal punto di vista tattico si fa fatica a disciplinarlo, ma ha tutto il tempo per crescere». Si è rivisto in campo anche Romito. «Mi fa molto piacere aver recuperato un giocatore del suo calibro. Non giocava da parecchi mesi, a causa di un infortunio, e ora è dei nostri. Sarà utile da qui alla fine della stagione». La Paganese ha sciupato alcune ghiotte occasioni. «E’ vero, ma sarebbe ingiusto negare che il Pescara si è difeso bene. Non era facile fare meglio: a un certo punto, la fatica dovuta all’uomo in meno ha cominciato a farsi sentire. Abbiamo cercato di giocare al calcio. Nel primo tempo, anche se non ci sono state azioni eclatanti, ci siamo riusciti. Nella ripresa, abbiamo puntato soprattutto sulle energie nervose. Complimenti a tutti i ragazzi».
Dall'inviato Marco Camplone - Il Centro