6.4.09

Cuccureddu se la prende con l’arbitro.

«Ci ha negato due rigori, e l’espulsione non c’era proprio. Ma la squadra cresce».

PAGANI «Non ci siamo. Non ci siamo proprio. Non si può arbitrare in questo modo. Nel primo tempo c’erano due rigori per noi, uno su Laens e uno su Simon. Anzi tre, perché c’era un mani netto sull’argentino che forse dalla tribuna non avete visto. E nella ripresa questo direttore di gara ci ha lasciati in dieci dopo tre minuti per un intervento che definire veniale è davvero poco...». Antonello Cuccuredde è duro ma sereno dopo il punto conquistato a Pagani. Forse aveva sperato addirittura nel colpaccio. Ma dopo un buon primo tempo, ovviamente non è stato più possibile.

«Nel primo tempo abbiamo provato a giocare al calcio e lo abbiamo fatto anche bene. Non era facile perché il campo era molto brutto e controllare i rimbalzi era un problema. Ovviamente l’espulsione di Zeytulaev ci ha costretti a soffrire tantissimo fino al termine».

Anche nel momento di massima difficoltà però, il tecnico è stato attentissimo a non cambiare gli equilibri della squadra: «Ho rinunciato all’idea di togliere una punta perchè non volevo che ci chiudessimo troppo. Ho chiesto un grande sacrificio a Laens, che ancora una volta ha fatto un lavoro splendido. Quando gli ho chiesto di difendere sulla fascia, dovevo sempre richiamarlo, perchè fosse stato per lui non avrebbe continuato ad attaccare. Ma è stato prezioso. E’ un ragazzo sul quale si può fare un ottimo lavoro. Di sicuro in questo momento sono soddisfatto della squadra. I ragazzi stanno lavorando con grande impegno, stanno crescendo, sono più consapevoli delle loro forze. Oggi non abbiamo paura di nessuno, anche se ovviamente c’è ancora molto da fare».

Decisamente deluso Ilyas Zeytulaev. «E’ il secondo anno consecutivo che mi buttano fuori su questo campo. L’anno scorso per una perdita di tempo. Quest’anno per un intervento davvero veniale. Una beffa, che adesso mi costringerà anche a saltare la sfida delicatissima contro l’Arezzo. Mi dispiace perché avrei voluto ricambiare la fiducia del tecnico che mi aveva schierato dall’inizio malgrado fossi reduce dalla trasfera con la nazionale. Comunque ho ritrovato un Pescara davvero trasformato. Cuccureddu è stato bravo a lavorare sulla testa dei giocatori. Ora siamo un gruppo più unito, ognuno aiuta i compagni, siamo organizzati, c’è maggiore competitività negli allenamenti ma c’è anche un ambiente sereno. Non credevo di ritrovare un Pescara così migliorato inel giro di neanche due settimane. Adesso credo che ci potremo davvero tirare fuori dai guai senza aspettare l’ultima giornata».

Il Messaggero