Juve Stabia-Paganese, derby tra presente e passato: Vicedomini e Stentardo contro Capuano ed Esposito.
GAETANO D’ONOFRIO Castellammare di Stabia. Una settimana tutto sommato tranquilla quella che volge al termine per la Juve Stabia, alla vigilia del derby con la Paganese, che chiuderà di fatto la stagione regolare. Un derby atteso fin dalla scorsa estate, quando un computer birichino decise di mettere le due compagini, acerrime rivali, l'una di fronte all'altra proprio nelle due occasioni clou, la fine del girone di andata e di quello di ritorno, ma purtroppo non sarà un derby passerella con la possibilità per l'una o per l'altra di giocare a viso aperto, cercando un successo che farebbe esplodere letteralmente una delle due piazze. In gioco, stavolta, ci sarà la classifica e la permanenza in categoria. Serve almeno un punto ad entrambe per essere certe di evitare sorprese al novantesimo, ma se ai salernitani una lunghezza basterebbe per chiudere qui la stagione, e cominciare a pensare al futuro, un punticino consentirebbe alla Juve Stabia di chiudere più su del Potenza, ultimo ed impegnato in casa del Benevento, ma non di scegliere l'avversario ai playout. Si punta così al bottino pieno, magari con l'attenzione rivolta alla vicina Sorrento dove il Taranto, in caso di sconfitta, prenderebbe il posto della Paganese in una possibile griglia playout, ma anche a Pistoia, con il Foligno che non può mutare più la sua classifica, e che potrebbe scegliere di far riposare qualcuno dei titolari proprio in vista degli spareggi salvezza. Gara particolare, si diceva, e si sapeva, quella tra Juve Stabia e Paganese. Quattro i grandi ex in campo, due per parte. Vicedomini e Stentardo, asse centrale dell'attuale squadra di Costantini, hanno vissuto, sia pure con esperienza diverse, un periodo della loro carriera a Pagani. Il primo fu tra i protagonisti della cavalcata che condusse gli azzurro stellati in Prima Divisione; il secondo, invece, è stato prelevato proprio dalla Paganese a gennaio. A Pagani Stentardo non ha trovato molta fortuna, con un rapporto tutt'altro che idilliaco con Capuano, così ha deciso di accasarsi a Castellammare, con alterna fortuna. Spettacolare la sua prova col Pescara, ora contro la sua ex squadra, e soprattutto il suo ex allenatore, ci si aspetta una prova importante. Sul fronte opposto, due i grandi ex, ovvero Capuano ed Esposito. Il primo ha allenato per due anni a Castellammare. Era l'anno, il primo, del centenario del calcio stabiese; lo scorso anno, invece, la situazione societaria è letteralmente precipitata e Capuano è andato via con la squadra in piena lotta salvezza. Esposito, invece, calcisticamente è cresciuto proprio a Castellammare. Ora alla Paganese, i tifosi temono le sue incursioni dalle retrovie.
Il Mattino