Contro il Pescara si decide il futuro del tecnico. Festeggiamenti per i 90 anni della Cavese.
ANTONIO DI MARTINO Cava de’ Tirreni. Andrea Camplone si gioca in 90’ un'intera stagione. E anche ben oltre il valore intrinseco dei tre punti in palio. Nella sfida con il Pescara in gioco la sua credibilità e quella della squadra. I play-off matematicamente sono ancora lì. Alla portata della Cavese. Anche se a questo punto tutto dipenderà da cosa faranno le altre due concorrenti per gli spareggi promozione. C'è innanzi tutto, però, da onorare un grande evento come quello dei novanta anni della società. I cui festeggiamenti inizieranno proprio domani allo stadio Simonetta Lamberti. «Noi dobbiamo vincere questa partita, senza mezze misure occorre chiudere la stagione regolare con una prestazione da tre punti - dichiara il tecnico Camplone - Non ci sono altre soluzioni. Anche perché ci tengo a ché questa grande stagione sia ricordata per quello che siamo riusciti a fare sul campo fino all'ultimo e alle belle pagine di sport che abbiamo scritto. Non voglio che invece tutto sia vanificato da una brutta prestazione e da un tonfo proprio quando tutta la città, la tifoseria in testa, si aspetta la prova del nove. Sarebbe un'onta troppo grande e un marchio infamante che non merito io e non meritano i ragazzi. Sarà, dunque, battaglia fino a quando troveremo il gol della vittoria». Messaggio chiaro quello lanciato all'ambiente. Nessuna aria di smobilitazione in casa Cavese. Andrea Camplone è di Pescara. Nella sua città ha vissuto da calciatore parte della sua carriera di difensore, e per un breve periodo ha persino avuto l'onore di sedersi su quella panchina che è stata anche del suo maestro e mentore Osvaldo Galeone. Gli abruzzesi hanno bisogno di un risultato favorevole per non finire nella palude dei play-out. Ma nonostante ciò troverà un ambiente nemmeno lontanamente disposto a regali. «Il calcio è crudele. Ma è questo. Sono il tecnico della Cavese e voglio - conclude Andrea Camplone - che sia ricordato in questa piazza per la professionalità che ritengo di avere. A Pescara ho affetti e interessi ma è a Cava che ora lavoro e alla Cavese devo dare tutto me stesso. Ai miei giocatori ho chiesto una prova di grande orgoglio». Ieri pomeriggio nella sala stampa "Raffaele Senatore" presentata la prima iniziativa di questa grande festa. Una serie di magliette con un nuovo marchio frutto delle richieste della tifoseria sarà indossata per l'occasione. A presentare il progetto Tiziano Leone della Royal Trophy, sponsor tecnico della Cavese, e Antonio Fariello, presidente della società. Sugli spalti invece spazio a coreografie particolari che coinvolgeranno tutti i settori. Intanto questa sera si aprirà la mostra fotografica sui 90 anni di storia dell'aquilotto realizzata dagli ultrà della curva sud "Catello Mari" presso la tensostruttura ex ONPI al corso Mazzini. Notiziario: Lacrimini e Predko definitivamente out per la sfida con il Pescara. Recuperati Nocerino, Bernardo e Ischia. La gara sarà arbitrata da Viti di Campobasso.
Il Mattino