Finalmente siamo salvi!!! La Paganese e il pubblico di Pagani anche per il prossimo anno parteciperà al campionato di Prima Divisione della Lega PRO. Si è dovuto soffrire, cosa a cui il popolo azzurrostellato è abituato, fino all’ultima giornata, fino all’ultimo istante degli otto minuti di recupero quando Chiavaro stava combinando una “frittata” colossale, ma il triplice fischio finale del direttore di gara è stato ancor più bello, ancor più liberatorio. Paura, tensione, ansia trasformatosi in un solo istante in una esplosione di gioia incontenibile e anche in qualche lacrima per aver centrato un obiettivo che fa si che la favola Paganese possa continuare ancora. Il merito di questa incredibile cavalcata, come l’ha definita il patron Trapani, va diviso tra calciatori, società, addetti a lavoro, tifoseria ma ovviamente e soprattutto ad un uomo, Ezio Capuano, che ha saputo trarre il meglio da ogni singolo calciatore della rosa.
La Paganese di questa stagione ha incarnato la figura del trainer salernitano: voglia di combattere, spirito di sacrificio, tanta abnegazione e il non arrendersi mai, queste proprio le armi migliori della formazione azzurrostellata composta prima da uomini veri e poi da professionisti seri.
Come detto pocanzi, gran parte di questa salvezza è dovuta proprio alle capacità del mister, alla sua caparbietà di superare situazione difficili, come non ricordare la contestazione nel dopo Paganese – Cavese e la sessione invernale di calciomercato nelle quali, come tutti ben sappiamo, sono andati via calciatori esperti con il contemporaneo arrivo di giovani promettenti. Proprio in questi frangenti la formazione come il trainer si sono esaltati: dopo la doppia sconfitta Gallipoli - Cavese sono giunte ben tre vittorie consecutive, mentre dopo gennaio sono giunte prestazioni tutto cuore e grinta dove purtroppo è mancata in molte occasioni soltanto la vittoria, basta ricordare Juve Stabia, Benevento, Ternana, Pescara, ed infine Arezzo.
Competenza, coraggio e cambi efficaci: tre componenti fondamentali di Capuano che hanno consentito alla Paganese il raggiungimento del proprio obiettivo.
Competenza nel leggere perfettamente ogni partita, nel studiare ossessionatamente l’avversario durante la settimana coprendo ogni centimetro quadrato del rettangolo verde “imbruttendolo”, usando un termine del Capuano – pensiero, e rendendolo nullo in fase offensiva quando lo si incontra.
Coraggio nel schierare tra i pali a metà campionato il giovane Melillo, esordio in Prima Divisione, relegando in panchina un portiere esperto come Pantanelli, divenuto ormai insicuro.
Cambi efficaci in gran parte della gare, nelle quali la prima frazione di gioco serviva per studiare attentamente l’avversario e scoprire eventuali punti deboli dove colpire nella ripresa con calciatori adatti modificando anche lo schieramento tattico iniziale.
Concludiamo con una citazione ormai storica di Capuano. “Friggo il pesce con l’acqua minerale”, e noi aggiungiamo senza alcun ombra di dubbio che mister Capuano può. Un allenatore da un’elevata preparazione che meriterebbe la chance di mettersi in mostra anche in una categoria superiore. GRAZIE MISTER ed IN BOCCA AL LUPO!!!
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