Perugia - Tempi duri per il Perugia. Come abbiamo scritto qualche giorno fa, accomunando in qualche misura il destino della società umbra a qullo del Pescara, il club del presidente Covarelli sta attraversando una fase abbastanza cupa della sua storia sotto il profilo dei risultati ottenuti sul campo.
Domenica si gioca un gara determinante per il futuro della squadra. La Virtus Lanciano è affamata di punti e, nel burrascoso finale del girone per decidere chi sarà la quinta formazione ad andare ai playout, venderà cara la pelle. I tifosi del glorioso Grifo dovranno spingere le maglie tanto amate a guadagnarsi la salvezza diretta al Curi, in un incontro che ha comunque il sapore di un mezzo spareggio.
La curiosità nasce dal fatto che, come avversari sulle rispettive panchine, si troveranno i due fratelli Pagliari.
Su quella frentana siede Dino, ex giocatore della Fiorentina noto per il suo anticonformismo. Si trova alla guida di una squadra tanto determinata e volitiva da riuscire a battere sul campetto di Atessa la capolista Gallipoli, rilancindosi con prepotenza in chiave salvezza.
Su quella umbra è stato richiamato Giovanni, dopo un esonero frettoloso. Per provare a ricucire le ferite di una gestione tecnica mai tanto controversa e ondivaga come quella messa in piedi quest’anno da Covarelli e dal suo staff tecnico. Il presidente, perugino doc, esce stravolto da questa contraddittoria e amara esperienza alla guida della squadra della sua città.
La speranza che entrambi coltivano è di poter festeggiare sul prato del Curi una salvezza doppia e andare a festeggiare da qualche parte, come due bravi fratelli. Con un brindisi che cancelli la tensione di essersi trovati su fronti opposti, in una situazione così emotivamente intensa.
Sa. Mig. – www.calciopress.net