4.5.09

Sorrento: un altro mattoncino verso la salvezza.

SORRENTO - Un derby non troppo bello, tatticamente serrato, che non decolla mai. Il Sorrento le prova quasi tutte per ‘sfangarla’, ma non ci riesce e sbatte contro un muro invalicabile, per ordine ed autorità. La Paganese, in effetti, è più brava nel non esporsi, badando a contenere le manovre rossonere, che invece a costruire, pungendo in campo aperto sulle ripartenze. Lo 0-0 appare proprio la diretta conseguenza di una partita fin troppo equilibrata, dove ha vinto la paura di prenderle sulla necessità di dare l’ultima scossa alla stagione. Un risultato giusto, perché se è vero che le migliori opportunità le orchestra il Sorrento, è legittimo dire che la Paganese resta sempre in partita e poche volte va in affanno. L’assalto al bunker disegnato saggiamente da Capuano (squalificato, in panca c’è Pepe), è flebile e confuso. Un punto per parte e tutti contenti? Sì e no. Anche se manca il responso aritmetico, il Sorrento sorride e può dirsi finalmente salvo. Il divario dai playout rimane inalterato (+5 dalla quintultima piazza): la definitiva fumata bianca in chiave salvezza diretta può arrivare domenica, nel secondo derby consecutivo, in trasferta a Marcianise. Non è dello stesso umore la Paganese perché dovrà amministrare i tre punti di vantaggio sulla zona rossa contro l’Arezzo (in casa), reduce dal poker servito al Crotone ed oggi desideroso di sigillare la questione playoff. Insomma, non è il massimo. Non è il massimo neppure il derby che va in scena al campo Italia, freddino come la temperatura. Vuoi perché le squadre giocano con moduli quasi speculari, vuoi perché il peso della posta in palio s’avverte nell’aria, la gara si mostra poco adatta agli appassionati del bel gioco. Eppure, pronti via, c’è una palla-gol importante per il Sorrento, che rischia subìto di ritrovarsi avanti. Minadeo accende Vanin sull’out, scaltro a bruciare Astarita e scodellare al centro per Ripa. Il bomber spara a salve verso Melillo, che non trattiene. Nessun rossonero, però, va sulla ribattuta corta per siglare l’1-0. Proprio in avvio, la Paganese sembra soffrire il ritmo del Sorrento, che poi cala e si appiattisce. Greco non trova il varco giusto su azione da corner (29’), sorte identica per Bacchi che non riesce ad agganciare un cross di Esposito. Si gioca al gatto col topo, ma quando il corso delle cose può cambiare, Giampaolo spreca la palla del potenziale vantaggio, a pochi passi da Melillo. Ed è così che la Paganese prende coraggio e soprattutto metri, salendo a vista d’occhio e creando qualche apprensione sul finire di primo tempo. Spunta prima Taccola che, in mischia, si vede arrivare il pallone a due passi dalla porta, ma sul più bello viene fermato per offside. Poi si fa vedere Fanasca, lesto ad appoggiare in rete un traversone di Bacchi: niente di fatto, fuorigioco (evidente) e gol annullato (l’arbitro aveva fermato il gioco prima del tiro). L’ago della bilancia, insomma, non pende da nessuna parte. Il Sorrento, con Myrtaj vicino a Ripa (esce Giampaolo nell’intervallo) è più manovriero, ma ragiona meno del solito. Con gli spazi intasati, andare al tiro diventa un’impresa. Ripa, però, sembra quasi volersi ribellare e va vicino al bersaglio grosso per due volte. Melillo, dopo un’uscita maldestra, gli dice ‘no’ su un destro a botta sicura. Nel finale, invece, il portiere viene salvato da un tackle di Taccola, che mette in corner il tentativo del bomber, involatosi in solitario da centrocampo.

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