8.6.09
D'Eboli: "Di questa rosa rimarrà poco o niente".
Direttore, ha rinnovato il suo contratto con la Paganese per un altro anno. E' un legame di ferro quello con Trapani ?
" Dettato anche dall'alto della nostra amicizia. Sopratutto dalla correttezza che ha il Presidente nei miei riguardi nel farmi operare a trecentosessanta gradi ".
Pagani è ormai diventata la sua città d'adozione calcistica...
" E' diventata la mia seconda città, una città d'adozione, una città che mi sta dando tante soddisfazioni e penso che in egual misura sto contraccambiando con affetto e con il lavoro svolto tutti i giorni, ventiquattro ore su ventiquattro ".
Si è chiusa l'avventura di Capuano. Con quale bilancio ?
" Un bilancio direi positivo. Alle dipendenze di Capuano, abbiamo costruito una squadra degna della città di Pagani a differenza di quanto si è detto che qui si friggeva il pesce con l'acqua. Tutt'altro. Se il pesce crudo è buono lo si cuoce anche senza il bisogno di acqua e sale come il tecnico sosteneva. Quella era una signora squadra, ahimè con tutto il rispetto per Capuano che ha fatto un buon lavoro, però non bisogna mai denigrare il lavoro degli altri. Capuano questo ce l'ha per vizio, a me dispiace perchè è un grande allenatore però certe volte non mi piacciono le sue uscite ".
Si apre quella di Palumbo. Una scelta secca, senza troppi tentennamenti. Un ritorno motivato come ?
" Una scelta fortemente voluta dal sottoscritto perchè abbiamo a che fare con una grande persona, un'aziendalista. E' un tecnico che ha dimostrato sul campo che con dei giocatori, e lo possiamo dire, onesti sconosciuti, al contrario di quest'anno, ha portato la Paganese dalla C2 in C1 quindi era anche giusto dargli un'opportunità, aldilà di qualche screzio passato. Però se sono coinvolte persone equilibrate, senza offesa come il sottoscritto, si ricompone sempre il tutto. Ecco perchè ho preferito ridare fiducia ad un allenatore e ad una grande persona come Pino Palumbo ".
L'ex tecnico del Melfi ha lavorato sempre con i giovani. E' questa la prerogativa anche della futura Paganese ?
" Io e Palumbo abbiamo lavorato sempre a stretto contatto. Se ricordi, due anni fa non c'è stata mai un'uscita fuori luogo nel senso che non acquistavamo calciatori in modo autonomo. Tutte le scelte avvenivano sempre di comune accordo tant'è che siamo arrivati in C1. Ciò vuol dire che alla base c'è stato un lavoro fatto di correttezza e di sacrifici ".
Che Paganese nascerà dal duo D'Eboli - Palumbo ?
" La Paganese che nascerà l'abbiamo in mente io e il mister. Stiamo già lavorando per mettere su una Paganese, aziendalmente parlando, che salvaguardi il bilancio, come nostro modo di essere, e che rispecchi comunque i valori della città e la voglia di un riscatto sperando di poter scegliere sopratutto gli uomini, quello che abbiamo fatto sempre negli ultimi anni, eppoi dei buoni calciatori. Domani ci sarà una riunione societaria e da martedì inizieremo ad annunciare qualche calciatore ".
Ieri sera c'è stato un primo incontro con i soci. Possiamo affermare che qualche sviluppo positivo si è già avuto ?
" Penso di sì. I soci attuali hanno dato il proprio assenso. Ci saranno altri nuovi ingressi così come bisognerà valutare anche la posizione della famiglia De Martino. Se rimarrà in veste di sponsor o farà parte della società come socio ".
La squadra attuale sarà smantellata o si punterà su alcuni elementi già in rosa ?
" Passeremo da un credo calcistico all'altro. Sposando la causa dell'allenatore, penso che parte di questa rosa non potrà far parte del discorso futuro perchè è un credo calcistico diverso come assetto tattico anche se dico sempre che ai numeri dei moduli non vado appresso. Guardo sopratutto l'uomo poi è ovvio che il modulo di gioco è quello che vige così come ha dimostrato precedentemente Palumbo. Ripeto, è un assetto tattico diverso per cui credo che di questa rosa rimarrà poco o niente ".
Si è scelto di ritornare ad Acquasanta Terme. Solo per scaramanzia ?
" Sai benissimo che nel calcio vige anche la scaramanzia. Quando lavorava a Pagani, Ciccarone la domenica spostava la bottiglia dell'acqua e diceva che non bisognava toccarla. Se cadeva la Paganese non vinceva. A volte andava bene, a volte male però come facevi a convincerlo che non era giusto pensarla così ? Può essere che la scelta di Acquasanta sia stata dettata dalla scaramanzia, quell'anno abbiamo vinto un campionato anche se dobbiamo rimanere con i piedi per terra, la C1 è tutta un'altra cosa. Lavorando, però, tutti nella stessa direzione credo che possiamo arrivare ad una salvezza tranquilla con anticipo. Poi, dopo i quaranta punti si vedrà ".
Cosa si augura dopo sei anni a Pagani ?
" Mi auguro che la società possa darmi più possibilità nel potenziare quella che sarà la rosa in modo da portare avanti un discorso ed un lavoro diverso. Se Pagani non mi potrà offrire questo, sperando di salvare la Paganese, ovviamente insieme a tutti e sarà un altro record visto che per tre anni consecutivi in C1 non c'è mai stata, vuol dire che potrò guardare altrove ".
Gianluca Russo - paganese.it