6.6.09

Paganese: il futuro si decide oggi.

Oggi nell’agenda del presidente Trapani c’è un appuntamento cerchiato in rosso, l’assemblea dei soci. Riunione cruciale per una società che deve fare i conti con un budget non illimitato ma da gestire con parsimonia. Il patron azzurro spera di allargare il proprio G8 con l’ingresso di nuove forze economiche per dare più libertà di movimento anche al riconfermato dg D’Eboli, impegnato a barcamenarsi ogni anno nell’arroventato calcio mercato non sempre semplice per la Paganese. Un vertice societario che dovrà chiarire la capacità economica per la prossima stagione che vedrà gli azzurri di Pagani per la terza stagione consecutiva ai nastri di partenza dell’ex C1. A proposito, siamo alla vigilia di una stagione importante anche per l’albo d’oro della società che nella sua storia dei campionati in serie C1 non è mai riuscita nell’impresa di disputarli per quattro stagioni di fila visto che alla terza è giunta puntualmente la retrocessione, così com’è avvenuto al termine del triennio ‘76-‘79 ed in quello ’80-’83. Letto ciò, siamo tutti autorizzati a mettere in pratica i nostri personali scongiuri. Un nuovo obiettivo è pronto a perseguire il presidente dei miracoli per allungare il proprio albo d’oro così breve ma già pluridecorato. Sei anni fa si disputava la serie D e dall’estate del 2003 la bacheca azzurrostellata s’è arricchita di una promozione in C2, di uno Scudetto Nazionale Dilettanti, di una promozione in C1, proprio con l’attuale allenatore Palumbo, e due salvezze in C1. All’inizio di una nuova stagione è bene ricordarlo per chi avesse la memoria corta e pretese fuori luogo. Voglio anche chiarire che non sto facendo la sviolinata a nessuno o tirare la volata a qualcuno ma commento liberamente i fatti e da tifoso prima, e cronista poi. Ringrazio questa società per quello che ha fatto sin’ora, augurandoci, da tifosi, di continuare e migliorarsi anno dopo anno, continuando a sognare ad occhi aperti. Dopo aver pubblicamente fatto i complimenti a questa società mi preme ficcare il naso su come si sta muovendo per il nuovo campionato. Le prime indiscrezioni parlano di una nuova rivoluzione tecnica, l’ennesima e ciò non mi esalta però tanto. Mi spiego. Ogni anno si rivolta la squadra come un calzino e nel calcio non sempre ciò ti premia, ovviamente io, come tutti i tifosi, non se lo augurano, visto che la prima regola di un progetto è quella di aggiungere tasselli di anno in anno. L’anno scorso era innegabile non poter seguire questa regola vista la disastrosa annata, ora però sembra logico ripartire almeno da una difesa risultata la meno perforata del girone. Il nuovo tecnico non sembra dello stesso avviso e noi rispettiamo la decisione anche se non siamo d’accordo. Si vuole svecchiare e modificare caratteristiche tecniche dei vari elementi con l’arrivo o meglio il ritorno di alcuni calciatori che Palumbo già ha avuto nell’annata del trionfo 2006-07. Dalla radiografia della nuova Paganese, dopo il primo summit tecnico avuto in sede negli ultimi due giorni tra D’Eboli e Palumbo, sembra stia nascendo una Paganese tutta nuova con due, tre al massimo elementi della passata stagione. Da valutare la cessione del portiere prodigio Vincenzo Melillo, appetito da alcune società di serie B, che porterebbe nelle casse societarie un bel gruzzoletto di euro come è attesa, per il 25 giugno, la definizione della comproprietà di Scarpa con la Salernitana, richiesto da Sassuolo, Vicenza, Benevento, in caso di promozione tra i cadetti, e Reggina. Tanti nodi da sciogliere. Prima però c’è da definire quello più importante, relativo alla capacità economica che verrà fuori dalla riunione dei soci, indetta per oggi, da cui partoriranno tutte le strategie per la prossima stagione.

Peppe Nocera per Paganese.it