13.7.09
Paganese, chiuse due trattative: Castaldo e Tufano.
Ibekwe raggiante: «È come se fossi tornato a casa, pronto a scommettere sulla salvezza».
ETTORE ROMANO Acquasanta terme. L'esercito dei fedelissimi diverrà a breve ancor più nutrito. Perché alla corte di Pino Palumbo nel ritiro di Acquasanta Terme ci saranno presto, molto presto anche Nando Castaldo e Marco Tufano. Entrambi di proprietà del Benevento, entrambi girati in prestito al Melfi nello scorso mese di gennaio: e non è un caso che da allora partì l'incredibile rimonta dei lucani verso la salvezza. Il tecnico azzurrostellato ha fatto da mediatore nella trattativa avviata già da tempo dal ds Cocchino D'Eboli per garantire al reparto arretrato l'esperienza e la solidità fisica di Castaldo e a quello di centrocampo la progressione di Tufano. L'accordo con il Benevento è stato raggiunto, quello coi calciatori formalizzato: c'è bisogno solo del nero su bianco per ufficializzare i trasferimenti. Un po’ come nel caso di Carmine Cucciniello, pronto a vestire nuovamente l'azzurrostellato (con la Sampdoria si discute di una possibile comproprietà). Va prendendo forma la nuova Paganese che tra oggi e domani dovrebbe risolvere anche la vicenda Scarpa, dalla quale dipendono inevitabilmente gli sviluppi del mercato d'attacco: se va a Catania alla Paganese arrivano soldi e contropartite tecniche (Iannelli e probabilmente Imparato), se invece dovesse spuntarla il Sassuolo il ds D'Eboli potrebbe chiedere uno tra Erpen e Masucci. Questione di ore, poi il quadro tecnico della Paganese sarà molto più completo, quasi definitivo. Per la gioia dell'allenatore Palumbo e per quella del centravanti nigeriano Francis Ibekwe, che adesso più di prima, dopo il fallimento quasi certo del Venezia, sente di aver fatto la scelta giusta: «Ho vissuto un'annata tremenda tra problemi societari ed economici. La salvezza sul campo è comunque arrivata ed è stata la dimostrazione che quando si fa gruppo si possono superare anche gli ostacoli più insidiosi. E qui alla Paganese abbiamo la fortuna di essere già un gruppo affiatato anche se siamo in ritiro da appena due giorni. Molti di noi hanno vissuto la fantastica promozione in C1 di due anni fa e ne sono restati segnati. Quella grande esperienza è servita anche per ricreare quel clima stupendo che si respirava allora. Per quanto mi riguarda è come se fossi tornato a casa dopo due anni di viaggi in giro per l'Italia». Sorride Francis Ibekwe perché guardandosi intorno avverte un affetto quasi familiare e promette: «Ci salveremo, siamo pronti a scommetterci. C'è grande affiatamento e tanta serenità: non ci sentiamo inferiori a nessuno. Con la forza del gruppo conquistammo la C1 e con quella stessa forza la difenderemo».
Il Mattino