Arcidiacono prova a dimenticare il ko di Arezzo: «Partita nata sotto una cattiva stella, dobbiamo rifarci».
GIANNI SINISCALCHI Sorrento. «Ora bisogna pensare solo a fare meglio domenica contro la Paganese». L’esterno offensivo Arcidiacono, il rossonero più brillante nel posticipo di Arezzo, invita a guardare avanti «perché - spiega – sarà più importante il risultato della prossima partita e non deve avvilirci la sconfitta arrivata in una gara che si poteva vincere. Gli episodi hanno girato contro di noi». Arcidiacono è il portavoce di una squadra scossa dagli eventi di Arezzo, ma tuttora fiduciosa nei propri mezzi. «La partita poteva prendere una piega diversa. Ci frenato subito la palla-gol mancata da Paulihno a porta vuota, il primo episodio a sfavore. Abbiamo continuato a giocare bene sfiorando il gol due volte. Il momento più brutto è venuto con lo svantaggio alla fine del primo tempo, perché l’arbitro ha prolungato troppo il recupero e tanti rimpalli strani hanno favorito la rete di Chianese. Tutto sommato, possiamo rimproverarci un solo errore: la seconda rete, subita dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa gestendo male un disimpegno. Mi domando: cosa ha fatto l’Arezzo più di noi per meritare la vittoria?». La rabbia è tanta da sorvolare sul rigore negato ai rossoneri per la vistosa spinta di Figliomeni a Paulinho, quando il Sorrento ha provato a reagire immediatamente al doppio passivo. «Certe partite nascono sotto cattive stelle, non è una frase fatta», sbotta Arcidiacono, che pure non era in campo ad Arezzo in occasione della sconfitta rossonera per 6-5 dello scorso gennaio. La notte di lunedì ha riproposto i fantasmi di quella partita di gennaio ai tifosi sorrentini che non hanno potuto gustarsi con un risultato positivo la diretta televisiva su RaiSPort Più, decisa all’ultimo minuto, grazie al nubifragio che ha rinviato le gare dei Mondiali di baseball. Arcidiacono detta l’unica «medicina» per il Sorrento: «Dobbiamo guardare avanti, lavorare con il solito impegno e tornare alla vittoria nel derby con la Paganese. Non abbiamo saputo dare continuità alla bella vittoria sulla Cremonese, la nostra partita migliore in questo avvio di campionato. Questa situazione deve essere lo stimolo per sollevarsi immediatamente. Rimane la fiducia di poter disputare una buona stagione per raggiungere presto la salvezza diretta e, quindi, bisogna reagire sul campo alle avversità». Arcidiacono ha coperto bene per un’ora la fascia sinistra come esterno destro nel 3-5-2, poi ha giocato come punta, accanto a Pignalosa e Paulinho, quando Simonelli ha tentato nel finale la carta del 4-3-3. Ha confermato la sua adattabilità a entrambi i ruoli. Il Sorrento, dopo averlo preso in prestito a gennaio, ha ottenuto dall’Empoli per questa stagione la comproprietà del suo cartellino. Arcidiacono ha dimostrato finora di meritare la fiducia del club. «Ma – sottolinea – faccio solo il mio dovere, sono giovane e giocherei pure come terzino». Dopo sei assenze nel posticipo, sicuro qualche rientro nel derby con la Paganese vietato ai tifosi ospiti. Myrtaj e Fialdini hanno finito di scontare le squalifiche. Sembra recuperabile De Giosa. Restano da valutare le condizioni di Silvestri, Saraniti e Angeli. La giornata di ieri si è chiusa con una notizia rassicurante: il patron Mario Gambardella ha superato un’operazione di angioplastica. Lunedì sarà dimesso e presto tornerà vicino al Sorrento.
Il Mattino