22.9.09

Il futuro non sembra più tanto nero come qualche settimana fa.

Dopo il primo punto conquistato domenica scorsa in casa contro il Figline, è arrivato anche il primo in trasferta a Sorrento rispettando così una tradizione felice. Ma che rammarico per una vittoria sfumata a cinque minuti dal termine. I due pareggi ottenuti dagli azzurri nel giro di una settimana sono lontani come il polo sud dal polo nord e questo non può che renderci soddisfatti. Contro i toscani, che ieri l'altro hanno espugnato il "Moccagatta" di Alessandria, rivalutando per grandi linee se vogliamo il pari di domenica, s'era vista una squadra sulle gambe ed incapace di fare quel poco in più dei gialloblu per tentare di vincere la gara facendo innalzare la soglia di pericolo. A dire il vero un timido segnale di ripresa era emerso nel contesto generale per quello che s'era visto nelle prime uscite. I segnali fievoli, opachi, sottotraccia, sono emersi dalle acque del golfo di Sorrento in tutta la loro trasparenza, confermando la risalita fisica dell'undici di Pensabene. Per un soffio non si tornava a bottino pieno dalla costiera sorrentina, come spesso è successo nei precedenti 53 incontri dove gli azzurri, dal 1946 ad oggi, hanno subito solo nove sconfitte a fronte di 22 vittorie ed altrettanti pareggi. Il tecnico palermitano, espulso per proteste dopo la mancata concessione di un "rigore nettissimo" non fischiato ad Izzo così come si legge anche sul sito ufficiale del Sorrento, sembra stia iniziando a trovare la quadratura del cerchio. E' migliorata la condizione fisica come è giusto che sia con un'altra settimana nelle gambe ed anche gli ultimi arrivati, i vari Bacis, Monticciolo, Melillo, Marzocchi e Panini, cominciano a trovare i giusti equilibri con il resto dei compagni. In difesa ha esordito Panini che non ha demeritato al debutto, come di spessore, a parte la magistrale punizione, è stata la gara di Monticciolo e Marzocchi mentre Berardi ha tirato il fiato anche per il lavoro differenziato che ha svolto durante tutta la settimana. In attacco si sono esaltate le qualità dei peperini Ibekwe ed Izzo. La squadra ha tenuto bene il campo per l'intera durata dei novanta minuti e soprattutto nel primo tempo ha legittimato il vantaggio raggiunto nel finale e con lo stesso piglio ha iniziato la ripresa mettendo in difficoltà Simonelli, costretto a modificare più volte il modulo. Alla vigilia di questa trasferta ci affidavamo alle statistiche per uscirne indenne, come ho ricordato prima. Al triplice fischio, seppur rammaricati, si torna a Pagani rincuorati dalla prestazione e fiduciosi per il futuro che sembra non più tanto nero come qualche settimana fa.

Peppe Nocera per paganese.it