21.9.09

Sorrento e Paganese: un tempo a testa.



Azzurrostellati in vantaggio con Monticciolo, pareggio nel finale di Paulinho. Fischi per i rossoneri.

ANTONINO SINISCALCHI Sorrento. La Paganese che non ti aspetti, alla fine, smoccola per la vittoria sfumata nel finale. Più rapida, più aggressiva e più efficace nelle ripartenze, trascinata in attacco dagli indiavolati Ibekwe e Izzo, meritevole del vantaggio con la punizione capolavoro di Manticciolo negli sgoccioli del primo tempo (44’). Nelle pieghe di una partita giocata male, il Sorrento aggancia il pareggio a 7’ minuti dalla fine, capitalizzando con Paulihno una delle sue rare giocate da applausi. La sua prova sofferta è stata accompagnata spesso dai fischi partiti da gruppi di tifosi in curva nord e il punto salva la faccia. È a centrocampo la chiave del derby giocato bene dalla Paganese e interpretato male dal Sorrento. Pensabene architetta il suo 3-4-3 con due scopi precisi: fare pressing su Nicodemo, l’unica valida fonte di gioco dei rossoneri e, quindi, costringere ai lanci lunghi la difesa avversaria. Monticciolo e Marzocchi si applicano benissimo nella «caccia» a Nicodemo e il Sorrento accusa impacci e disagi dal fischio d’inizio. Appena battuto dalla Paganese il calcio d’avvio, Izzo prova lo sfondamento centrale, arriva davanti e Marconato e lo «grazia» mirando fuori bersaglio la più ghiotta delle palle-gol. Il campanello d’allarme non svegli il Sorrento che, oltre a fare fatica nel superare il centrocampo, non sfonda sulle corsie laterali con Vanin e Arcidiacono. All’11’ Izzo risulta ancora imprendibile: se va sul filo del fuorigioco e solo una deviazione di Marconato salva la porta rossonera. A dispetto di sei assenze (Pasquale Esposito, Zarineh, Tufano e Rana) la Paganese fa bella figura per meriti propri e per demeriti altrui. È superiore a centrocampo, ruba palla e riparte con le frecce Ibekwe e Izzo, i tre difensori rossoneri Gambuzza, Fernandez e Di Nunzio vanno sotto pressione e se la cavano pure bene. Al 22’ Berardi ruba palla a Fialdini e lancia in profondità, il diagonale di Ibekwe sfiora il palo. Così, in chiusura del primo tempo, il vantaggio della Paganese è legittimo, anche se arriva su palla inattiva. Punizione dubbia dai 25 metri: Monticcolo scavalca la barriera e centra l’incrocio dei pali dove Marconato non può arrivare (44’). Il Sorrento arriva all’intervallo tra i fischi con reoplica all’inizio della ripresa. La Paganese ha speso già molto, ma sembra in grado di conservare il vantaggio perché, a parte tanta buona volontà, il Sorrento non trova varchi. È bloccato nella testa più che nelle gambe. Simonelli, però, trova le mosse giuste per limitare i danni della grigia domenica dei suoi giocatori con una serie di sostituzioni: all’8’ dentro Angeli e Greco per Fialdini e Arcidiacono, al 24’ l’innesto di Pignalosa per Myrtaj. Angeli entra subito in partita e dalla fascia sinistra comincia a mandare al centro palloni invitanti. È lo schema che porta all’inaspettato pareggio: Angeli disegna una bella parabola valorizzata dal colpo di testa del volitivo Gambuzza, spintosi in avanti, palla respinta dal palo, Paulinho è lesto a insaccare (38’). Il brasiliano, dopo 4’, potrebbe addirittura ribaltare il risultato: il suo diagonale, sull’assist di Vanin, sfiora il palo più lontano. Ma sarebbe una beffa per la Paganese, padrona del derby almeno per un’ora. Anche perché, nei 4’ di recupero, Marconato deve salvare la porta e il pareggio con una coraggiosa uscita sui piedi di Ibekwe.

Il Mattino