13.10.09

Rana, l’ultima carta di Pensabene.



«Rientrare è stato importante, ora voglio dare il mio contributo alla salvezza della Paganese».

RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. La Paganese non sa più vincere. Nemmeno contro il Viareggio la compagine di Pensabene è riuscita a regalare la prima soddisfazione dell'annata ai propri sostenitori. Una gara che ha visto prevalere i padrini di casa sul profilo dell'intensità ma di occasioni buone per portare a proprio favore il match se ne sono viste pochissime. C'è ancora tanto da lavorare, per i calciatori sul campo ma anche dietro la scrivania della sede societaria dove il direttore generale Cosimo D'Eboli dovrà fare di tutto per regalare ancora qualche tassello di qualità a questa rosa. Quattro punti in otto gare sono un bottino magro anche se le squadre davanti rallentano domenica dopo domenica ed i giochi sono ancora tutti aperti. Il pomo della discordia resta il reparto avanzato. Ibekwe, Lasagna, Tortori, Zarineh e Rana fino a questo momento non hanno inciso più di tanto. Del resto di attaccanti puri in questa formazione forse c'è il solo Rana che domenica è rientrato a pieno regime dopo l'infortunio al piede. «È un momento delicato che speriamo passi alla svelta. Era importante archiviare subito la brutta figura di Varese e capire se aveva lasciato di negativo nella nostra mente. Abbiamo dimostrato contro il Viareggio di essere una squadra diversa da quella vista sette giorni prima. Una squadra che ha voglia di lottare e tanta grinta da vendere. Certo non arrivano ancora le vittorie ma se giochiamo sempre con questa grinta prima o poi anche la fortuna sarà dalla nostra parte. Non è stato un inizio facile anche perchè c'è stato subito il cambio del tecnico e poi i vari infortuni hanno decimato la squadra. Anche io ho giocato poco e restare fuori in questi momenti è ancora più brutto». Su di lui gravano le attese dell'intera tifoseria. Possente fisicamente già in coppa ha fatto vedere qualche gol di potenza che aveva fatto sognare l'intera torcida azzurrostellata. «Spero di recuperare domenica dopo domenica la condizione migliore perchè sono animato da tanta voglia di far bene e di contribuire fattivamente a superare il momento». Contro il Viareggio nella prima parte del match ha provato qualche giocata importante ma i frutti non sono stati dei migliori. «Ho iniziato bene come del resto tutta la squadra. Ho avuto anche una palla buona e prontamente mi sono girato per cercare di inquadrare la porta ma poi ho subito di tutto e l'arbitro non ha fischiato nulla. Credo che in almeno un paio di circostanze ci potevano essere gli estremi per concederci la massima punizione. Però così non è stato ed alla fine il verdetto del campo è stato impietoso». Gigi Rana però non demorde ed è convinto che ben presto arriveranno gol e vittorie. Lui che è nativo di Bari e ha vissuto vicino al quartiere dove è nato Cassano vuole ripagare la fiducia di chi ha creduto in lui. «Sono venuto a Pagani animato da una gran voglia di far bene. Il presidente ed il direttore mi hanno fatto subito innamorare di questa città. Sapevo che la piazza e calorosa e che può dare tanto ad un calciatore come me. Ripeto l'infortunio ha complicato un po i miei piani però adesso il momento negativo personale è passato ed ho solo voglia di lavorare per dare tanto a questa società che merita davvero tante soddisfazioni».

Il Mattino