9.10.09

Ritroviamo la dignità.

E' stata una settimana scoppiettante, quella che sta volgendo a termine, in casa Paganese con continui colpi di scena, o meglio di sceneggiata, che spero siano giunti a conclusione. Un avvio di stagione così tortuoso non s'era mai verificato durante la gestione Trapani, se non per cambi tecnici dopo poche giornate. Quest'anno, invece, sta succedendo di tutto e di più. S'era iniziato con la discutibile, anzi fallimentare, gestione della campagna acquisti sconfessata poi strada facendo con l'esonero di Palumbo, con le zero vittorie e l'ultimo posto in classifica, ed il conseguente allontanamento di alcuni calciatori che non sono riusciti ad esprimersi al meglio, per essere benevoli sicuramente inadatti alla categoria. A tal proposito voglio sottolineare il gesto di un uomo, prima che di un calciatore, come Pasquale Esposito che percependo le difficoltà di questa sua nuova esperienza a Pagani s'è chiamato fuori con grande stile e professionalità rinunciando ai soldi ma guadagnandone in stima e coerenza, merce rarissima di questi tempi nel mondo del calcio. Il clou la squadra l'ha fornito in quel di Varese dove s'è compresa la pochezza di determinazione e di applicazione di un gruppo di calciatori che sono stati ridicolizzati da una squadra neanche trascendentale che ha colpito sul tiro a segno azzurrostellato facendo entrare di diritto la Paganese nella poco invidiabile classifica dei record per aver subito quattro reti in dieci minuti. Che figuraccia!!! Detto del teatrino inscenato dalle belle statuine a Varese s'è passati al romantico, quanto sofferto, passo d'addio del direttore generale D'Eboli con tanto di botta e risposta con il presidente Trapani che è durato solo 24 ore con il ritorno del direttore sul ponte di comando viste le dimissioni respinte al mittente dal massimo dirigente. Il divorzio è durato il tempo di una riflessione e di un chiarimento come due fidanzati che hanno avuto un diverbio e poi è tornata la pace, come nelle migliori telenovele brasiliane degli anni ottanta. Nel mezzo del tragicomico romanzo paganese di avvio stagione c'è la squadra, su cui credo si debbano puntare i riflettori. Domenica s'è toccato il fondo e forse questa è la buona notizia visto che ora si potrà solo risalire ma quest'organico ha la forza per farlo ? Intanto s'è capito che, per ora, di nuovi arrivi non ve ne saranno anzi sono in programma altre partenze. Durante la settimana né calciatori né allenatore si sono concessi alla stampa, saggia decisione visto che è giunto il momento di parlare in campo con i fatti cominciando da domenica quando al "Torre" sarà di scena il giovane e pimpante Viareggio di mister Leonardo Rossi. La delusione è palpabile in città e domenica non mi aspetto nessuna affluenza di massa. C'è scoramento tra la tifoseria, che martedì ha perfino snobbato l'allenamento evitando anche la legittima contestazione ma si sa il fuoco cova sotto la cenere ed è pronto ad alimentarsi e solo una vittoria, condita con una prestazione dove vengono mostrati gli attributi, potrebbe spegnere la fiammella dell'indifferenza. I calciatori sono chiamati a ridare dignità ad una maglia che domenica a Varese è stata umiliata. Mi auguro che i calciatori siano arrabbiati almeno la metà di quanto lo è il presidente per entrare in campo, lottare su ogni pallone e donargli il primo sorriso. Una vittoria per il presidente Trapani che in questi sei anni ha ridato lustro e splendore alla già gloriosa casacca azzurrostellata.

Peppe Nocera per paganese.it