Non so più cosa pensare. Dopo quattro giri di lancette il gol di Zarineh sembrava lasciar presagire finalmente un pomeriggio diverso ed invece punto e a capo. Il Lumezzane, pur essendo una squadra molto giovane, ha impiegato pochissimo tempo per prendere le misure alla Paganese e stordirla con bel gioco ed ottime individualità. Sulle qualità tecniche dell'organico dei bresciani mi soffermerò più avanti perché meritano di essere sottolineate. Prima bisogna analizzare la prova di domenica degli azzurrostellati. Anche la giornata storta di Melillo ha avuto il suo bel peso nell'ennesimo pareggio stagionale. La difesa a quattro e, più in generale, le scelte di Pensabene hanno fatto riflettere. Ibekwe lasciato ad ammuffire in panchina e rispolverare Maisto quando nemmeno Palumbo lo vedeva è stato proprio il massimo in senso negativo. Marzocchi stava salendo di tono nelle ultime gare ed invece è stato seduto in panca per tutta la gara. Il trainer parla ancora di condizioni fisiche precarie, di calciatori che lamentano fastidi alla vigilia. Non regge più. Intanto la nave affonda inesorabilmente. Per quanto riguarda il Lumezzane mi ha colpito molto domenica scorsa un dato inequivocabile. Sentendo al telefono sabato mattina una collega che segue da vicino i bresciani mi era stata comunicata la formazione che mister Menichini avrebbe mandato in campo al Torre. In campo ci vanno tanti giovani ma con ottima esperienza in categoria e provenienti dai settori giovanili di club della massima serie o della cadetteria. A guidarli appena cinque esperti anche se Gazzoli e Bonatti erano squalificati. Dico questo perché troppo spesso sento parlare di progetto, di coloro che vogliono sposarlo ma in termini concreti resta sempre aria fritta. Pesenti, Marconi, Cinelli, Zanardini, Lauria, nomi sconosciuti ma scovati da chi nel calcio sa come muoversi. Meditate gente.....Avanti verso la salvezza sperando di centrarla e che qualcuno decida di cambiare rotta.
Francesco Pepe - paganese.it