«Al Mocagatta dobbiamo volare». Francesco Buglio è perentorio. Deciso, alla sua maniera, nel tono e negli obiettivi. Volare verso i tre punti, che quando arriva l’ultima in classifica, la Paganese, diventano quasi scontati. «E così non è, perché di scontato non c’è proprio nulla in questo campionato e di facile ancora meno. La richiesta che ho fatto alla squadra, martedì, alla ripresa degli allenamenti, è stata la stessa di sette giorni prima. quando era iniziata la nostra marcia di avvicinamento alla Cremonese: è assolutamente vietato guardare la classifica». Più che una richiesta, un ordine. «Mi stanno ascoltando, come la settimana scorsa». Certo, il pareggio di Cremona è un grande aiuto nel lavoro. «Enorme», ammette anche l’allenatore. Perché ha restituito certezze e le certezze determinano anche più sicurezza sul campo. Combinata, in questa settimana, anche con quella extracampo, i gesti sollecitati, anche da queste colonne, che si sono concretizzati, che sono un segnale importante dopo qualche rinvio. La concretezza, insistiamo, è anche questa: da parte di tutti, sicuramente anche di una città che ha permesso, in questo caso, di realizzarla e certi traguardi si possono raggiungere se anche chi è già vicino, non solo per scelta istituzionale, all’Alessandria, dimostra di esserlo ancora di più
Per Francesco Buglio, non c’è dubbio, questo è un aiuto, per pretendere ancora di più, per insistere aggiungendo qualche esperimento. «Perché, soprattutto al Moccagatta, la partita la dobbiamo non solo fare e gestire, ma costruire e dominare, contro qualunque avversaria».
Per questo, per far volare l’Alessandria, per aggiungere spinta al motore, il tecnico sembra intenzionato a preferire Schettino, a sinistra, dall’inizio, dopo sedute supplementari di cross ripetuti, al campo Michelin, fino a sera, per correggere difetti e pretendere quel cambio di passo che l’esterno sa dare
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