olti rabbuiati e morale sotto i tacchi nel clan della Paganese. La sconfitta interna, la seconda di questo campionato non va giù. Palumbo elogia i suoi. «Abbiamo giocato una buona partita non ho nulla da rimproverare ai miei. Certo potevamo fare di più ma non siamo riusciti a concretizzare. Alla fine siamo costretti ad incassare una immeritata sconfitta dovuta a clamorose ingenuità ».
Il tecnico lucano fa espresso riferimento alla espulsione di Esposito.
La conclusione del tecnico visibilmente amareggiato si proietta sul futuro: «Dobbiamo correggere questi errori e soprattutto cercare di sconfiggere la paura di perdere che anche oggi è venuta fuori».
Tutti i calciatori mettono l’accento sull’aspetto psicologico. Izzo, l’autore della prima rete: « E’ stata una vera e propria mazzata! Giocar bene e
perdere non è facile da digerire!».
Infine il centrale difensivo Vacis spiega l’episodio del rigore che ha scatenato l’ira dell’ambiente azzurro- stellato nei confronti dell’arbitro. « Ho fermato con il petto e poi la palla è scivolata sul braccio; ero solo in area e gli avversari erano lontani. Poi non posso mica tagliarmelo! Ho cercato di spiegarlo ma mi è stato detto che era rigore solo che quando capita a noi invece (riferimento a un episodio uguale avvenuto in area avversaria a inizio di ripresa), fanno finta di niente. Nello spogliatoio siamo veramente distrutti! »
Intanto si fa sentire anche la società; il presidente Trapani, furioso per il trattamento ricevuto, annuncia un viaggio a Firenze dove porterà un nutrito dossier sui torti arbitrali subiti finora. La squadra, già ultima in classifica, di certo non vuole essere maltrattata anche dalla classe arbitrale a cui chiede lo stesso metro di giudizio per le valutazioni degli espisodi in campo.
corrieredellosport.it