15.12.09
Paganese tra caos ed errori arbitrali.
Raffaele Consiglio Pagani. Definirlo delicato il momento in cui versa la Paganese non renderebbe al meglio l'idea di quello che si sta vivendo in casa azzurrostellata. Pochi, troppo pochi gli 11 punti conquistati dopo 17 giornate di campionato che relegano la formazione allenata da Palumbo sul fondo della classifica generale di Prima Divisione. Di errori ne sono stati commessi tanti. Si è iniziato a sbagliare già in sede di calciomercato. La squadra che aveva conquistato la salvezza con al timone Ezio Capuano molto probabilmente avrebbe meritato più rispetto. Da quella squadra si poteva trattenere il meglio anche perché la Paganese dello scorso anno aveva l'invidiabile record di difesa meno perforata del torneo. Invece si è voluto partire da capo azzerando tutto. Cambio che a questo punto si è appurato non è stata la scelta migliore visto che in questo torneo la formazione cara al presidente Trapani possiede la peggior difesa del torneo. La prima parte di campionato è scivolata via tra mille difficoltà. L'esonero di Palumbo alla seconda giornata. L'arrivo di Pensabene poi il ritorno di Palumbo e l'uscita di scena del direttore generale D'Eboli. Calciatori acquistati e poi ceduti o messi fuori rosa per poi essere rientegrati. Questo per far capire che in questi mesi ha regnato la confusione più totale. Nel calderone insomma c'è tanto. Alla rosa attuale già mediocre si vanno ad aggiungere gli errori dei singoli e qualche svista arbitrale che hanno aggravato ancor maggiormente la situazione. Paganese che si deve leccare le ferite anche per il troppo nervosismo che alla fine ha condizionato qualche gara. A Sorrento in vantaggio di un gol una disattenzione difensiva è costata la vittoria. In casa con il Como invece Esposito ha lasciato la squadra in dieci. Contro Lumezzane, Perugia e Novara ancora grossolani gli errori del reparto difensivo. Oggi come oggi questa squadra seppur tra mille difficoltà avrebbe potuto avere almeno quattro o cinque punti in più in classifica generale. Adesso si attende il mercato di riparazione. Mercato che dovrà portare alla corte di Palumbo elementi validi e capaci di cambiar volto alla squadra. Prendere calciatori mediocri o che siano da contorno alla fine non sarebbero d'aiuto. Bisogna intervenire in difesa, a centrocampo ed in attacco. Per il reparto difensivo si è fatta con insistenza la voce circa possibili ritorni. Taccola e Chiavaro su tutti. Due elementi che la passata stagione hanno dato tanto e che oggi giocano, rispettivamente, a Messina in serie D e Potenza (prima divsione). Arrivare ai due non sarà facile ma Trapani e Palumbo ci proveranno. A centrocampo serve qualche esterno. Sulla piazza c'è l'ex granata Giorgio Di Vicino calciatore esperto e che possiede anche delle ottime individualità. Arrivare al calciatore però vorrebbe dire sborsare un bel gruzzoletto di euro. E poi c’è il Ciscio che offre un ingaggio superiore e ha obiettivi di promozione. Altro calciatore che potrebbe fare al caso della Paganese sarebbe l'ex Juve Stabia, De Rosa. Con l'uscita di scena di D'Eboli è definitivamente tramontata l'ipotesi di vedere Ivan Tisci di nuovo indossare la casacca della Paganese. Proprio Tisci, che oggi gioca in D con l'Avellino, fu nel mese di settembre uno degli attriti tra D'Eboli e Palumbo. Da rinforzare c'è anche il preparto avanzato. Ibekwe, Lasagna e Rana fino a questo momento non hanno mantenuto le attese. Il solo Tortori, utilizzato poco e con il contagocce da Palumbo, è tra gli attaccanti più prolifici che la Paganese ha in organico. Palumbo ha fatto capire chiaramente che vuole un attaccante centrale ma la società fino a questo momento ha già definito con il paganese Gianni Califano che è più propenso a giocare da seconda punta che da prima. Califano è da considerarsi il primo rinforzo del mercato invernale della Paganese anche se al momento la società nega di aver già chiuso la trattativa e di notizie ufficiali non c'è ne sono. Staremo a vedere se il tecnico di Venosa si accontenterà del solo Califano per rinforzare l'attacco o pretenderà anche un attaccanto di una certa stazza che giochi da prima punta. Molti club lasceranno partire gli attaccanti in esubero. Del Core del Perugia potrebbe fare al caso del club azzurrostellato ma anche Innocenti del Taranto o Bueno del Benevento.
Il Mattino