7.12.09

Palumbo: "Rammarico solo per il risultato".

La differenza tra Perugia e Paganese è stata tutta in un unico protagonista: Benassi, il portiere perugino. Nel clan azzurro stellato, a fine partita, il giudizio è pressoché unanime: senza la presenza del numero uno di casa, riconosciuto da tutti gli addetti ai lavori il migliore del girone, questa partita probabilmente sarebbe finita con un risultato diverso dalla sconfitta.Rammarico tanto, ma anche un paio di appunti che il tecnico Palumbo ed i suoi giocatori devono tenere bene in considerazione: un approccio sbagliato iniziale sbagliato e poca cattiveria sotto porta hanno condizionato la gara.

“Cosa posso rimproverare – si domanda in sala stampa il tecnico Palumbo – ad una squadra che è venuta qui al “Curi”, ha fatto la partita, è stata superiore al Perugia in tutte le zone del campo, ha creato almeno otto palle gol limpidissima ma esce sconfitta? Direi nulla, infatti sono contentissimo della prestazione dei ragazzi”

In effetti, la sua squadra per larghi tratti ha avuto in mano il pallino del match e ha fatto venire i brividi al Perugia. “La delusione è solo per il risultato – ammette il tecnico – L’approccio non è stato dei migliori, e poi quel 2-0 dopo venti minuti ci ha spiazzati. Ma abbiamo reagito, accorciato le distanze e sfiorato il pari. Non fosse stato per il loro portiere, ora potremmo commentare con soddisfazione un altro risultato. Peccato davvero per quell’approccio completamente sbagliato, perché poi ho visto un Perugia in grandissima difficoltà soprattutto in mezzo al campo con gli interni letteralmente sovrastati dai nostri. Abbiamo l’amaro in bocca, non dovevamo perdere così. Non siamo una squadra che va a fare le barricate, ed anche oggi ce la siamo giocati fino al 95’. Di sicuro però dobbiamo essere più cattivi in fase di conclusione”

La Paganese, anche se penalizzata dalla classifica, è comunque una squadra viva. “Si, ci mettiamo l’anima. Le tre sconfitte da quando ci sono io, inclusa questa, lasciano tutte il rammarico perché ogni volta di negativo c’è stato solo il risultato. Ma non basta essere belli – conclude Palumbo – è necessario anche dar vita a qualche risultato che dia la scintilla per spingerci a riconquistare terreno. Ma di sicuro siamo in grado di giocarcela con tutti”

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