7.12.09

Perugia, senza rischio non c'è gusto: quanta sofferenza per piegare la Paganese.



PERUGIA -
Una vittoria di terza serie. Nel senso della categoria, nel senso di una qualità di gioco non certo eccelsa, nel senso di “tipica” di un campionato da cui se vuoi uscirne devi passare anche per domeniche buie e fredde come quella di ieri contro la Paganese.
Ben vengano questi tre punti, insomma. Di sostanza e poca forma, tappandosi gli occhi di fronte all’estetica ma con un gruppo che una volta in più dimostra unità di intenti e tanta voglia di soffrire e portare a casa il risultato. «Non siamo in A, dove ci sono giocatori che ti fanno vincere tre o quattro a zero. Ma in C, dove ogni domenica c’è da portare a casa la pagnotta». E se lo dice con convinzione Rafa Bondi, che anche ieri ha spianato la strada al Grifo con un gol ed un assist, c’è da crederci.
Probabilmente, l’allusione del brasiliano è ai suoi connazionali del Milan. Che in 23 minuti sabato pomeriggio hanno asfaltato la Sampdoria.
Avrà pensato, con la Paganese ci provo anch’io. E coì passano esattamente venticinque secondi dal fischio d’inizio che Bondi va via a sinistra, mette sul primo palo un cross “vero” che il miracolato Martini schiaffa in fondo al sacco di testa senza tanti complimenti. E così passano 25 minuti che Bondi trova la “mattonella” giusta su punizione per il gol del raddoppio.
Nel mezzo però, contrariamente a Milan-Samp, c’è una Paganese tutt’altro che annichilita. C’è una squadra che si ritrova da subito coi piani saltati, ma che gioca. Corsa, pressing, superiorità a centrocampo dove Menassi corre per due e Gatti “trotterella”: la partita non si concede pause. Sesto minuto: destro di Memushaj, Benassi di distende e respinge in corner. Ottavo: Martini smarca Stamilla, rasoterra di un soffio sul secondo palo. Tredicesimo: destro di Gatti alto sul fondo.
I campani sono sempre lì, e fanno venire ancora i brividi al 19’ con una sventola di Izzo deviata da una gamba perugina in calcio d’angolo. Al minuto 23 il pari sembra fatto: Paninni di testa, Benassi miracoloso ma respinge sui piedi di Esposito che incredibilmente manda a lato. Tre minuti dopo (26’) il già descritto raddoppio biancorosso. Paganese “matata”? Dovrebbe essere, ma non è. Gli interni perugini filtrano poco e contrastano meno, e così Maisto prima fa le prove generali e poi insacca: palla vagante al limite ancora facilmente “impattabile” e destro sul quale Benassi stavolta nulla può.
La ripresa si apre scoppiettante come il primo tempo. Izzo spreca un contropiede che sarebbe potuto essere molto produttivo per gli ospiti (3’), un paio di minuti dopo e su cross di Stamilla, Ercolano da due passi conclude malamente sul fondo. Ancora il gigante biancorosso (11’) ha buon scambiare al limite con Martini ma il sinistro in area è debole. Poi, Melillo alla grande su Bondi: è il 13’, il brasiliano inizia l’azione e serve in verticale Stamilla che entra in area da destra e gli ridà palla al limite; sinistro all’angolino, ma il portiere è ottimo a respingergli di pugno in corner.
Ma la Paganese è dura a morire e nel giro di un paio di minuti sfiora il pari: prima con una botta di Memushaj (18’) e poi (20’) con una conclusione sottomisura di Lasagna, ed in entrambi i casi Benassi si dimostra insuperabile.
Passano i minuti e la lucidità su entrambi i fronti viene meno. L’ultima occasione da gol è una conclusione debole di Del Core servito alla grande da Cazzola, con un fischio finale che significa zona playoff nuovamente ad un passo. Basta che il prossimo a Foligno non sia nuovamente “falso”.

Il Messaggero - MICHELE MILLETTI