Non l’ha ancora mandato giù il boccone amarissimo di Perugia. Il tecnico della Paganese Pino Palumbo è consapevole che alle porte ci sono due gare interne importanti con Novara e Lecco, ma allo stesso tempo non gli riesce di dimenticare un‘altra prestazione positiva della sua compagine, quella in terra umbra, ma tornando a casa senza punti. Una Paganese che, però, in quest’ultimo periodo è in crescita, che si è presa i complimenti da tutti, ma che non riesce di smuoversi dalla posizione di fanalino di coda. La difesa è la più perforata, l’attacco è asfittico, la mediana invece è migliorata sensibilmente.
“E’ normale che serve una continuità di risultati, ma di sicuro siamo sulla strada giusta. I nostri problemi iniziali non erano a centrocampo, dovevamo correggere solo qualcosa là dietro con qualche uomo, cercare qualcosa in avanti e un giocatore di fascia in più Mentre resto convinto della bontà delle scelte per il centrocampo. Memushaj, Cucciniello, adesso Maisto, e lo stesso Mitra che poi è andato via, mi garantivano ciò che volevo. Gli altri problemi restano – dice Palumbo – siamo senza punte centrali, punte che vanno dentro non ne abbiamo. Le difficoltà ci sono, perché le caratteristiche dei nostri attaccanti sono l’agilità, la rapidità che sono armi utili per il contropiede. Ci sono della falle che andranno coperte. Anche se la difesa ha subito molto, credo che gli uomini ci sono, contro il Novara torna dalla squalifica Castaldo e quindi ci sarà un uomo in più.
Loro hanno giocatori di qualità in ogni reparto, ti possono far male in qualsiasi momento. Noi però sappiamo bene chi siamo, e consapevoli che possiamo vincere grazie alle nostre caratteristiche. Il calcio, come dico sempre, è quello che si gioca sul rettangolo verde, lì i nomi e i titoli servono a poco. Cosa dovremo fare con il Novara? Beh, per fare risultato non dovremo sbagliare niente”
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