Archiviata con enorme rammarico la sconfitta di Cremona, ancora amara visto che nelle uniche due uscite storiche degli azzurri in campionato allo "Zini" si sono raccolte altrettante sconfitte, si volta pagina e ci ritroviamo alla vigilia della gara con il Foligno. Nel frattempo il torneo ha riempito quattro delle tre caselle vuote dei recuperi visto che manca all'appello solo la sfida tra Arezzo e Lumezzane, rinviata al 27 per l'impegno negli ottavi di finale dei rossoblu ad Udine. Sono terminati tutti in parità i recuperi e questa è una notizia positiva per la Paganese anche se il distacco dal Pergocrema è passato da due a tre lunghezze in coabitazione quest'ultimo con il Viareggio. Queste gare hanno sottolineato ancora una volta l'enorme equilibrio tra le candidate alla zona calda della classifica. Como, Monza, Pro Patria non riescono a staccarsi e a dare l'allungo decisivo, tutto a vantaggio dell'undici azzurro chiamato ora ad accelerare. Dopo la trasferta dello "Zini" ora la Paganese sfiderà di seguito Foligno, Figline, Sorrento e Pro Patria, con i bustocchi ed i toscani in trasferta, sino alla sosta del 14 febbraio. In questo mese gli azzurri dovranno seminare il primo terreno che dovrà portare alla salvezza. Saranno gare decisive e propedeutiche per il prosieguo. Detto del calendario passiamo alle note dolenti che si chiamano attaccanti. Auspicavamo di vedere in campo contro il Foligno qualche volto nuovo in prima linea ad oggi però tutto tace. Tutto tace a galla, anche se sott'acqua il fermento c'è. I tempi stringono e forse contro gli umbri qualcosa lì davanti si doveva pur mettere disposizione di Palumbo che sta mantenendo una calma serafica pur di raggiungere l'obiettivo. A proposito di obiettivi, ne sono stati individuati anche, e pur di pregiati, ma c'è bisogno di tempo quello che manca alla Paganese. Su tutti spicca il nome del bomber di Rozzano Arturo Di Napoli, il sogno non tanto più nascosto del Presidente Trapani al quale dovrebbe affiancarsi un'altra punta giovane visto che sembra tramontata l'ipotesi di un arrivo in difesa. Lo scenario è chiaro, puntata massima sull'attaccante di spessore che faccia fare il salto di qualità ad una squadra che divora l'inverosimile dinanzi le porte avversarie, vedi Lasagna a Cremona, riuscendo a colmare il divario dalle altre. La società l'ha capito e se non sarà Di Napoli sarà qualcun altro ma ormai la dirigenza azzurra è decisa a fare il sacrificio economico per salvare la Prima Divisione. Nel frattempo arriva il Foligno e Palumbo, con la cessione di Rana e l'infortunio di Zarineh, è senza prime punte. Una novità ? No, allora tutti a spingere gli azzurri in attesa del bomber.
Peppe Nocera - paganese.it