7.2.10
Pro Patria-Paganese: 2-1: i tigrotti vincono tra i mugugni del pubblico dello "Speroni".
Pro Patria-Paganese regala una vittoria sofferta e, a dirla tutta, nemmeno meritatissima ai tigrotti che, nonostante una pessima prestazione, riescono ad avere la meglio sui modesti campani.
Atmosfera surreale allo “Speroni” dopo la stucchevole querelle nata dalla richiesta della Pro Patria di rinviare la gara a seguito della (debole) nevicata di venerdì, richiesta prontamente bocciata dalla Lega.
Cosco, alle prese con l’emergenza, deve fare a meno di Cristiano, Lombardi e Melara ma recupera il reintegrato Morello, inizialmente in panchina, e propone da subito il neo acquisto Del Grosso.
Classico 4-4-2 per l’allenatore molisano con Del Grosso e Barbaglia a presidiare le fasce difensive e Pivotto e Chiecchi centrali con la bocciatura, non troppo convinta, di Rinaldi.
Centrocampo imperniato su un Passiglia impresentabile, affiancato da Bruccini in fase involutiva mentre sulle fasce agiscono e imperversano gli ispirati Sarno e Pacilli. In avanti Serafini e Ripa.
La Paganese propone un 4-4-2 speculare con Castaldo e Panini a guidare la difesa davanti a Melillo,
Maisto e l’albanese Memushaj padroni del centrocampo in questa guerra tra poveri, sulle fasce lo sgusciante Izzo e Macrì con Tortori e Lasagna davanti.
Pro Patria subito sotto con Izzo che raccoglie un traversone dalla sinistra e da pochi passi batte Caglioni per lo 0-1.
Prima mezz’ora da incubo per la Pro Patria con andatura da moviola, ben orchestrata da Passiglia (forse non nelle migliori condizioni) lentissimo e irritante, sostituito tardivamente al 27’ del primo tempo da un Cosco che pare avere perso la bussola.
L’ingresso di Urbano per Passiglia, con il conseguente arretramento di Serafini a centrocampo, regala maggiore vivacità alla Pro Patria che pareggia al 29’ con Ripa, fino a quel momento inguardabile, che insacca dopo una girata al rallentatore tra le statuine della difesa campana.
Sulle ali della pericolo scampato la Pro Patria passa in vantaggio al 41’ con Serafini che scarica in rete dal limite dell’area.
Nel secondo tempo la Paganese prende da subito il comando delle operazioni anche con l’inserimento del pericoloso Ibekwe e con la Pro Patria che pare staccare la spina e trascinarsi mollemente per il campo.
Ne nasce una partita dai contenuti tecnici inesistenti con la Pro Patria sulle gambe che fallisce il gol della sicurezza con il solito Ripa e con Sarno e che rischia di subire il pareggio sempre su inserimento di Izzo al 36’.
Finisce tra i mugugni dello “Speroni” per una prestazione che, di positivo, ha lasciato solo i tre punti.
Andrea Macchi - www.varese7press.it