17.3.10
La Paganese affonda, ma Trapani non molla: ci salveremo.
Quale futuro? In città si parla di una cordata di imprenditori pronti a rilevare il club, ma l’attuale patron è convinto della salvezza.
Raffaele Consiglio Pagani. La speranza di arrivare alla salvezza c'è anche se oggi come oggi per far si che questo si avveri ci vorrebbe un vero e proprio miracolo. La Paganese è relegata sul fondo della classifica del girone A di Prima Divisione. Una situazione questa ormai diventata cronica visto che per tutto il torneo gli azzurrostellati non sono mai, o quasi, stati capaci di lasciare l'ultima posizione. Il sentore che l'anno sarebbe stato alquanto difficile lo si era avuto già dalle prime giornate. Le dimissioni di Palumbo alla seconda giornata, l'arrivo di Pensabene, poi il ritorno di Palumbo con l'uscita di scena del direttore sportivo D'Eboli. A questo va aggiunto anche l'immobilismo totale sul mercato di riparazione ed una squadra che non è mai riuscita a trovare la sua giusta identità. Tante cose a cui non si è mai cercato di dare risposta. A questo punto sorgono gli interrogativi. In caso di retrocessione quale sarà il futuro della Paganese? L'attule società è arrivata al capolinea? A parlare è il presidente Trapani che nonostante i tanti problemi resta sempre convinto che questo campionato possa essere ancora salvato. «Non mi va di parlare del futuro perché preferisco guardare al presente. Salvare questa categoria per il momento è il mio principale obiettivo poi alla fine del torneo faremo le valutazioni ed analizzeremo quello che è andato e quello che invece non ha girato nel verso giusto. Oggi come oggi non voglio pensare ad una possibile retrocessione perché ci sono ancora tante giornate e nel calcio tutto è possibile. Situazioni così ne abbiamo già vissute in passato ed alla fine siamo riusciti sempre a venirne fuori». Paganese che potrebbe essere anche rilevata da una nuovo cordata. Almeno queste sono le voci che circolano da qualche mese in città. «Anche io sento dire spesso di persone che vogliono rilevare la Paganese ma nessuno è mai venuto in sede a chiedere informazioni o mi ha tanto meno chiamato. Se c'è qualcuno che possa fare meglio di me e dei miei soci ben venga. Sono disposto a nuovi ingressi in società ed addirittura a farmi da parte. Però è inutile che si parla nei bar o nei circoli, queste cose si discutono dietro ad un tavolo e con i diretti interessati». In caso di retrocessione però la Paganese potrebbe usufruire del ripescaggio. «I conti della società sono in regola. Ho sempre asserito che bisognava pensare al bilancio per evitare poi di avere problemi fuori dal campo. Noi lotteremo fino alla fine poi malaguratamente le cose non dovessero andare per il verso giusto avremo anche questa opportunità». Una retrocessione calcistica potrebbe voler dire anche una retrocessione dell'intera città ma l’ex sindaco Alberico Gambino non concorda. «Non credo che sia così. La situazione della Paganese non è certo tranquilla anche se sono fiducioso e spero che alla fine gli azzurrostellati possano centrare la salvezza». Per fare calcio ci vogliono tanti sacrifici ed allargare la società potrebbe alla fine evitare tanti patemi d'animo in futuro. «Negli anni addietro in estate c'erano sempre i soliti problemi per l'iscrizione della squadra e per vedere chi alla fine poteva reggere le sorti di questa squadra. Da quando Raffaele Trapani ed i suoi amici hanno rilevato il club la Paganese è ritornata nel calcio che conta ed ha trovato anche una invidiabile stabilità societaria. Questo vuol dire che si è operato bene e quindi bisogna sempre avere e dare fiducia a chi investe. Sono convinto che Trapani continuerà ad essere al timone di questa società ancora per anni anche se sarebbe bello se anche altri imprenditori sostenessero questo progetto. Una società più ampia darebbe maggiori possibilità di poter investire».
Il Mattino