17.3.10

L'ex Castaldo: sfida decisiva per entrambe le squadre.



Michele Di Maina
Mors tua vita mea. Il difensore centrale ex giallorosso Ferdinando Castaldo evidenzia che la sua Paganese dovrà assolutamente vincere la partita casalinga in programma domenica prossima contro il Benevento, per cercare di allontanarsi almeno parzialmente dal baratro della retrocessione in Seconda Divisione. A quanto pare questa sfida non sarà proprio l’occasione più idonea per rievocare ricordi indimenticabili. «Infatti è proprio così. Purtroppo, sia la mia attuale squadra sia la mia ex compagine stanno condividendo un periodo molto brutto, con il rischio di fallire i rispettivi obiettivi, e cioè la promozione in serie B e la permanenza in Prima Divisione. Ovviamente, mi auguro che entrambe le formazioni riescano infine a raggiungere i relativi traguardi; ma, altrettanto logicamente, spero che la mia Paganese conquisti i tre punti contro il team sannita». Dunque non potrà esserci spazio per i sentimenti… «La mia esperienza a Benevento è stata bellissima e ricca di soddisfazioni, culminate con la storica vittoria dell’allora campionato di serie C2 ed il connesso salto di categoria. Però ormai si tratta del mio passato, ed occorre guardare in avanti. Comunque, la rescissione del mio contratto con la società giallorossa si verificò di comune accordo: ero reduce da un brutto infortunio e quando mi ripresi la spazio per me si era sensibilmente ridotto». Sei stato uno dei fulcri dell’allora ermetica retroguardia della compagine sannita. «Eravamo un gruppo compatto e di qualità. Inoltre, con Salvatore Ferraro e Juan Manuel Landaida costituivamo la triade difensiva del modulo tattico 3-5-2 che fu devastante per i nostri avversari». Ed ora “difendi” anche i tuoi ex colleghi di reparto, ultimamente sotto accusa. «Alcune distrazioni possono verificarsi; ma non possono e non devono mai sminuire il rilevante valore di calciatori professionisti bravissimi e molto seri: colpevolizzare chi occasionalmente sbaglia non favorisce il decollo di un progetto ambizioso».

Il Mattino