5.3.10

L'avversario di turno: l'Arezzo.



L’Arezzo, che domenica sarà di scena a Pagani, dovrà fare a meno di alcune pedine importanti come gli squalificati Miglietta, Figliomeni e Sereni, senza contare l’infortunato Maniero. Tuttavia in casa amaranto permane l’ottimismo soprattutto dopo le ottime prestazioni che hanno proiettato il sodalizio di viale Gramsci al secondo posto.

Merito del gruppo, dei giocatori, ma anche dell’allenatore ovvero Giuseppe “Nanu” Galderisi. L’ex giocatore bianconero ha faticato all’inizio per trovare la giusta quadratura del cerchio e non solo. Ci sono state difficoltà anche per infiammare la piazza aretina che aveva incassato l’esonero di Semplici (con la squadra terza in classifica) storcendo la bocca. Galderisi ha lavorato molto, ha cambiato modulo passando dal 4-3-1-2 di Semplici ad un 4-2-3-1 che però almeno all’inizio è costato il ko per 3 a 0 in casa del Viareggio. Nanu ha così cambiato ancora trovando nel 4-4-2 la giusta base su cui gettare le fondamenta, da cui partire, per puntare in alto. Ecco che allora sono emersi i valori di giocatori fino ad allora poco utilizzati come Miglietta, Togni, Erpen e Maniero che a suon di gol è entrato nel cuore dei tifosi e che assieme a Vincenzo Chianese forma uno dei tandem più prolifici della Prima Divisione. Di fatto con la partenza di Carmine Coppola l’Arezzo ha trovato in Cris Miglietta un perno inamovibile, così come in Croce ed Erpen i due esterni da tenere sempre d’occhio per le loro giocate. Il brasiliano Togni – fresco di rinnovo contrattuale – si è dimostrato all’occorrenza un ottimo centrale difensivo e non solo firmando reti decisive, così come il centrale Ernesto Terra, vero e proprio baluardo del reparto arretrato.

L’Arezzo arriva, dunque, a Pagani carico mentalmente e determinato a fare bene. Gli amaranto hanno dimostrato di essere cresciuti, maturati e che i due pareggi subiti in rimonta contro Lumezzane e Cremonese, con i ragazzi di Galderisi che erano passati entrambe le volte in vantaggio per 2 a 0, sono stati degli episodi e nulla più. Certo che guardando la classifica adesso c’è da mangiarsi le mani, ma questo Arezzo è lanciato e non guarda indietro, ma solo avanti con la speranza di fare più punti possibili da qui alla fine del campionato. Se ciò non dovesse servire per il primo posto, almeno la seconda piazza per i play-off sarebbe assicurata per cercare di tornare in B attraverso la roulette dei play-off.

Matteo Marzotti - www.paganese.net