Quella di domenica prossima è la classica partita da dentro o fuori. Gara senza appello ovvero la cassazione sarebbe troppo tardi per sentenziare un'altra partita della Paganese che ormai è appesa al filo della vittoria più che della speranza. L'Arezzo è un'autentica bestia nera per la Paganese che nei vari confronti in serie C non l'ha mai battuto e ciò rende ancor più in salita il confronto con l'attuale seconda forza del campionato da affrontare addirittura senza i due portieri titolari, Melillo, infortunato, e Pantanelli, squalificato per linguaggio blasfemo, oltre a Sciannamè tra i più in forma del momento che ritornerà in campo addirittura tra un mese per uno stiramento agli adduttori della coscia destra. Più che piove sul bagnato, diluvia. Paganese - Arezzo è la partita più importante dell'anno se qualcuno non l'ha capito. Domenica al "Torre", sperando in un rientro dello sciopero della Curva, la Paganese si gioca gran parte delle residue speranze di mantenere la categoria contro il peggior avversario del momento che per la prima volta in questo campionato si ritrova secondo in classifica. Il peggio però non è solo dover battere l'undici di Galderisi ma augurarsi la sconfitta interna del Pergocrema con il Perugia, che con i quattro punti di vantaggio sulla Paganese gioca sul velluto. L'unico spiraglio ci può giungere dalla voglia dei grifoni di compiere il colpaccio essendo in lotta per l'ultimo posto utile per i play-off che sono a soli tre punti dal Lumezzane, dopo la quaterna rifilata lunedì alla Cremonese. Con il distacco ridotto ad un solo punto si riaprirebbe il discorso per la Paganese in chiave penultima posizione, ma a distanze inalterate, o peggio ancora se il Pergocrema dovesse allungare a più sette, tutto sarebbe finito ad otto giornate dal termine. Mi appello dunque ancora una volta all'amor proprio per la Paganese dell'intera città. Domenica è fondamentale dare ancora fiducia a Saraò, che ritorna dopo sette mesi tra i pali, ed ai suoi compagni nella gara decisiva della stagione. La Paganese da un paio di domenica, purtroppo, ha subìto anche un'involuzione del gioco ed un calo fisico che rendono più cupo il futuro anche se lo stesso dipende da domenica e dal Perugia. La realtà è questa, figlia di una squadra impostata male, integrata peggio ed indebolita dal mercato di gennaio. Domenica però lasciamo le polemiche e le contestazioni fuori dallo stadio, rendiamo incandescente l'ambiente del "Torre" e cerchiamo di sfatare il tabù Arezzo con la speranza che il Grifone, sinora sempre avaro di soddisfazioni lontano dal "Curi", ritorni a graffiare su di una vittoria esterna.
Peppe Nocera da paganese.it