Affossati o quasi. Questo il triste verdetto che ha emesso il terreno di gioco del Voltini di Crema. Niente da fare, il cammino in trasferta della Paganese resta da incubo. Gli azzurri hanno fallito miseramente ed i play out sembrano un miraggio. Stanchi di ripetere sempre gli stessi pensieri e di assistere sempre ai soliti copioni di scena, ci avviamo verso un finale di stagione con l'animo devastato da una retrocessione sempre più vicina. La matematica non ci condanna ma ho seri dubbi sulla regolarità del campionato nelle prossime due giornate. La magica stella si sta dirigendo verso la Seconda Divisione, non senza rimpianti. Irritante il modo in cui è maturata la sconfitta in Lombardia. Sbagliare gol clamorosi a pochi passi dalla porta è una prerogativa di pochi eletti. Peccato che queste doti poco invidiabili risiedano nel Dna di calciatori in forza alla Paganese. Ma forse doveva andare così. Un'analisi più approfondita va fatta. Anche le scelte del tecnico fanno storcere il naso. Il capocannoniere Tortori, lasciato in panchina e gettato nella mischia a pochi minuti dalla fine, è un suicidio di colossali dimensioni. Un allenatore dovrebbe riuscire a cavare il meglio dal potenziale a sua disposizione ma Palumbo sembra essere sordo in questa direzione. Non c'è che dire, la speranza di ognuno di noi è che questa stagione finisca in fretta per poter ripartire, anche in Seconda Divisione, con entusiasmo. Ripartire dalla passione di una curva che a Crema è stata commovente ed ha ingoiato l'ennesimo boccone amaro.
Voltiamo pagina in fretta, a meno che il Varese non ci tenga in vita.
Francesco Pepe per Paganese.it