28.4.10

In attesa delle 17 di domenica.

Mi appresto a scrivere il consueto pezzo della rubrica “RIFLETTORI PUNTATI SU…” ma, mai come in questa occasione, le parole vengono fuori a fatica, come se il mio corpo si rifiutasse di far tutto ciò… è troppa la delusione, l’amarezza, il rammarico di veder svanire nel nulla una categoria sognata ed ambita per lustri e conquistata tre anni fa con sacrifici e sudore!!! Fa male veder la squadra dominare le partite, creare tante palle gol dimostrare di essere viva ma che non riesce a portare a casa quei maledetti punti!!! Fa male vedere l’inadeguatezza di alcuni calciatori alla categoria!!! Fa male vedere alcuni “pseudo” calciatori indossare la gloriosa casacca azzurrostellata senza orgoglio, senza grinta, senza attaccamento pensando esclusivamente alla “bella vita”, alle serate ed ai drink in compagnia. Fa male, molto male, soprattutto guardare il settore ospiti del “Voltini” di Crema ed osservare oltre cento (100) indomiti Ultras Paganesi che nonostante tutto e tutti siano lì, dove son sempre stati in qualsiasi categoria e posizione in classifica, al fianco della STELLA!!!

In città già da anni circola la tesi che la Prima Divisione per la disponibilità economica della città di Pagani sia un lusso,e su questo possiamo essere anche d’accordo ma di una cosa siam certi. E’ la categoria giusta per la gente, per i tifosi, per gli Ultras, per tutti coloro che negli anni, ma soprattutto quest’anno, non hanno lasciato MAI SOLA la casacca azzurrostellata!!!

Prima di iniziare a scrivere, mi ero promesso di non affondare colpi, di non ripetere le cose ormai note a tutti, anche ai sampietrini che compongono il centro di Pagani. Ma purtroppo non ci riesco: nella mente riaffiorano le tante occasioni sbagliate, mi chiedo come abbia fatto Zarineh a non insaccare l’uno a zero a Crema da due passi, come abbia fatto il suo socio di serate a sbagliare gol come quello di Cremona, riaffiorano l’espulsione a Como sul punteggio di 1-1 e tante altre disattenzioni sia offensive che difensive. Come detto dall’amico collega Danilo Sorrentino nel pezzo di lunedi, il calcio è un gioco di centimetri, e noi con tutti i centimetri persi potremmo costruire il ponte sullo stretto di Messina.

Quattro punti da recuperare al Lecco in sole due giornate sono un’impresa utopistica anche per un ottimista come me. La mente dice “già spacciati”, il cuore “una misera speranza c’è”.

La sempre più flebile fiammella salvezza domenica alle 17 conoscerà il suo futuro: o si spegnerà del tutto oppure sarà alimentata da un goccio di liquido infiammabile. La speranza nasce dal calendario tutt’altro che semplice del Lecco: match interno con il Varese in lotta per il miglior piazzamento possibile nei play-off e trasferta a Como contro i cugini/rivali nell’ultimo turno in lotta per la salvezza diretta, in tutto ciò premettendo che gli azzurrostellati conquistino sei punti contro Perugia e Novara. Nelle settimane scorse avevamo evitato per scaramanzia eventuali tabelle o ruolini di marcia ma visto che il trend non è cambiato minimamente, cerchiamo almeno di chiarire alcun concetti a tutti coloro, pochi, che ci credono ancora.

* Se il Lecco nei prossimi due incontri conquisterà un solo punto, Paganese ai play-out.
* Se il Lecco conquisterà due punti, Paganese e Lecco a pari punti con la differenza reti a decidere chi dovrà retrocedere direttamente in Seconda Divisione. Ad oggi i lombardi sono in vantaggio sugli azzurrostellati (-15 a -18) ma in caso di doppio pareggio blu-celeste la differenza rete rimarrà immutata mentre gli uomini di mister Palumbo per accedere ai play-out dovranno abbassarla da -18 a -14, quindi 4 gol di scarto nella differenza rete degli due incontri.
* Se il Lecco vince un match, Paganese in Seconda Divisione.

Per tanti tutto ciò è pura utopia, per chi ci crede ancora un qualcosa a cui appigliarsi per continuare a sognare… Personalmente un misero di speranza c’è, però ho anche la crudele impressione di un “biscotto” tutto lombardo già dalla prossima giornata, sperando che mi sbagli…

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