La vittoria contro l’Alessandria non abbatte l’ambiente azzurrostellato e mantiene ancora accesa la speranza della salvezza. Stop! Dico questo non per fare il guastafeste, ma solo perché ho ancora impresso nella mente cosa è capitato nella settimana post Benevento: una tale sicurezza da farci arrivare con eccessiva superficialità all’incontro importantissimo con il Monza. Due punti persi contro i brianzoli che, ad oggi, avrebbero permesso alla Paganese di agguantare la Pro Patria che ora, nel valzer in zona play-out, è finita al penultimo posto. Scontata – come del resto anche la nostra – la vittoria del Lecco ai danni del Perugia: boccata d’ossigeno per la troupe di Magoni, ma a mio modesto parere è la nostra vera antagonista insieme al Pergocrema, qualora…Sì, qualora riuscissimo domenica prossima ad espugnare il “Voltini”. I tre punti di ieri senza una continuità di risultati andrebbero ad incrementare la lista di rammarichi stagionali e occasioni gettate al vento. Sono soltanto i primi tre punti su dodici da conquistare per raggiungere i play-out. Forse dodici punti sono eccessivi e, come ribadito da Palumbo in sala stampa, potrebbero occorrerne di meno se le altre continuano a marciare con il freno a mano. Il tecnico azzurrostellato si è detto fermamente convinto che, nel caso si raggiungessero i play-out, la Paganese si salverà. A dir la verità è anche una mia personale convinzione, sicuro che Pagani risponderà alla grande negli spareggi salvezza.
Sulla gara contro i grigi piemontesi c’è ben poco da dire. Una gara tutt’altro che spettacolare, a senso unico e in discesa per tutti i 90’. Una Paganese cinica, che ha sfruttato il primo errore della difesa ospite per passare in vantaggio e poi ha mancato in più occasioni il gol del possibile raddoppio. Clamorosa quella mancata da Lasagna, che è finito dietro la lavagna anche in una gara in cui tutti i calciatori sono andati al di sopra della sufficienza. Per questi motivi ieri nello scegliere il migliore abbiamo avuto qualche problema, salvo poi premiare l’incredibile miglioramento e l’asfissiante spinta sulla sinistra di Claudio Sciannamè, decisamente la miglior copia del calciatore di inizio stagione. Diciamocela tutta: siamo abituati più a farli fare che a fare gol come quelli di ieri, ma ben venga. Oltre alla stanchezza dei giocatori piemontesi, arrivati a Pagani soltanto alla mezzanotte di domenica dopo uno stancante viaggio in pullman durato 12 ore, le cause vanno ricercate anche nelle diverse motivazioni della Paganese contro una squadra già in vacanza. Questo fa ben sperare anche in vista degli impegni futuri, specie quelli contro Perugia e Novara, che salvo stravolgimenti dell’ultima ora, dovrebbero già avere in cascina i rispettivi obiettivi. Resta solo il Pergocrema, match assolutamente da vincere per non sperare in debacle altrui. La corsa non è sul Lecco, sulla Pro Patria, sul Pergocrema, e chi più ne ha più ne metta. La corsa è solo e soltanto su noi stessi, il nostro destino è nelle nostre mani prima di tutto.
Oggi vorrei chiudere con un plauso alla nostra città e ai paganesi. Credevo che in tribuna stampa, sugli spalti e in campo si sarebbe respirata un aria pesante dopo i fattacci capitati ad Alessandria. Invece è stato esattamente il contrario. I giornalisti giunti dal Piemonte sono stati trattati in maniera cordiale – come tutta la stampa ospite giunta quest’anno al “Torre” – e lo stesso si è visto sia in campo (unico ammonito Pucino al 91’) sia sulle tribune che negli spogliatoi, dove Palumbo e Borla, allenatore in seconda dell’Alessandria, si sono salutati sportivamente e con quest’ultimo che ha augurato alla Paganese una salvezza che sarebbe giustissima. Sicuramente una gran bella dimostrazione di signorilità da parte di un intero ambiente che merita la permanenza in Prima Divisione. AD MAIORA!!!
Danilo Sorrentino - www.paganese.net