Vincere e sperare che gli altri inciampino. La Paganese vive sulla corda le ultime giornate di campionato, con le due partite casalinghe che sembrano non impossibili da conquistare, mentre rimangono complicate le trasferte di Crema e a Novara contro la capolista. L’entourage azzurro stellato sa benissimo che l’unica soluzione per evitare la retrocessione immediata è fare più punti è possibili, e poi guadare cosa avranno messo insieme Lecco e Pro Patria in particolare.
Palumbo ci crede ancora, nonostante il rammarico per la sconfitta immeritata di Como: ”Abbiamo subito la rete del due a uno con un nostro giocatore a terra e già in dieci uomini per l’espulsione di Zarineh. E’ rimasto un forte amaro in bocca perché sembravamo più brillanti del Como sull’uno a uno, poi è successo quel che è successo. Meglio non pensarci. Adesso siamo concentrati solamente sull’Alessandria, l’affronteremo con la rabbia giusta perché nel match di andata subimmo un vero e proprio furto. Non devono esserci troppe parole in questi giorni, ma dobbiamo pensare solo ai fatti. Ci resta un unico risultato per ogni partite: vincere”
Ma perché questa Paganese delude proprio sul più bello? Palumbo pare avere una risposta: “Di sicuro c’è l’ansia di dover fare risultato a tutti i costi, la posizione in classificaci ha sempre condizionati. In ogni gara questa è una squadra che subisce al massimo tre/quattro palle gol, eppure stiamo lì a parlare che ci puniscono sistematicamente. Ci vorrebbe più attenzione, ma ormai questo lo diciamo da tempo”.
Ieri nel test in famiglia realizzato un solo gol con il rientrante Pasquale Izzo. Confermato il 4-4-2, con i dubbi maggiori legati alla coppia d’attacco. Palumbo scopre solo in parte le sue carte: “Lasagna non è in piena forma, potrebbe giocare un tempo. Devo valutare quale, se il primo o il secondo. Come prima punta, vista la squalifica di Zarineh, ho a disposizione il solo Giglio, ma potrei anche provare inizialmente con due attaccanti agili. Ibekwe e Tortori si giocano il posto anche se quest’ultimo ha dimostrato nelle ultime partite di nonna vere nelle gambe i novanta minuti. Vediamo in queste prossime ore le loro reazioni e motivazioni e poi sceglierò”
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