7.5.10

Lecco: Marco Villagatti, protagonista di tante battaglie, è ancora debilitato dalla varicella e si dice pessimista.



«Ho il fiatone appena faccio una corsetta. La varicella mi ha mandato completamente a terra, debilitandomi». Così capitan Marco Villagatti, ascoltato ieri dà praticamente forfait per l'ultima e decisiva, giornata di campionato. Il difensore toscano, che più di altri anche in questa stagione ha incarnato il senso di indossare la maglia bluceleste, fa un passo indietro. La malattia esantematica che l'ha colpito ormai due settimane or sono ha lasciato tracce nel suo fisico sia esternamente (le tipiche macchioline rosse post varicella ormai quasi del tutto scomparse) e internamente (la stanchezza).
Eppure il Lecco ha bisogno del suo capitano per un derby che vale la stagione. Capitano coraggioso, certo, che nella gara d'andata giocò praticamente zoppo il derby con il Como e fu l'ultimo, ma proprio l'ultimo ad arrendersi di fronte alla jella nera, cominciata con la sua traversa dopo dieci minuti e proseguita con l'infortunio a metà ripresa.
Eppure l'interessato, a chi gli dice che deve giocare anche con mezza gamba, sorride e si mostra pessimista. «Fossi almeno al 50 per cento, sarei ottimista ? spiega il giocatore ormai da quattro stagioni in bluceleste - Ma è già giovedì (ieri per chi legge, n.d.r.) e non sono ancora arrivato a quella percentuale di forma minima necessaria, per cui la vedo dura, anche se ci sono ancora tre giorni e spero che la situazione possa migliorare in extremis».
Sarebbe davvero auspicabile perché il Lecco a Como ha bisogno di giocatori d'esperienza e di sostanza che possano opporre alla squadra azzurra forza e coraggio. Anche perché mancherà sicuramente un altro difensore importante come il brasiliano David Enrique Mateo, fermato da una distrazione muscolare e Marco Pedotti dovrà giocare con il naso rotto e un tutore a sua protezione: «Lo so ? ammette sconsolato Villagatti ? Vedremo il da farsi. D'altronde c'è anche Davide Mandorlini a disposizione e poi il mister potrebbe spostare Bartolucci in mezzo? Vedranno Ratti e Pasinato il da farsi, ma le soluzioni ci potrebbero essere?».
Fatto sta che la sfortuna si accanisce proprio su Villagatti se è vero, com'è vero, che sono tre stagioni che nel finale patisce infortuni fisici che lo costringono a non esserci in momenti topici della stagione. Acciacchi pregressi e che si riacutizzano, oppure infortuni nuovi di zecca. Questa stagione ci si è messa persino una malattia propria dell'infanzia e contratta, pare, dagli adorati nipotini, visto che Villagatti non sapeva di non aver fatto la varicella da piccolo?
Se mancasse anche a Como sarebbe il terzo anno di fila che i tifosi del Lecco dovrebbero rimpiangere il loro capitano in un finale di campionato. Nel 2008 mancò la doppia sfida play-out contro la Paganese per la recrudescenza di un dolore al ginocchio destro (infortunatosi durante la ?regular season?), e il Lecco, dopo l'illusorio 1 a 0 dell'andata, perse a Pagani 2 a 0. Nel 2009 non ci poté essere contro la Sambenedettese né all'andata né al ritorno, ma in questo caso la sua assenza (per un problema a una mano) non fu decisiva perché il Lecco, dopo lo zero a zero a San Benedetto del Tronto, vinse 1 a 0 (gol di Carrara) nella gara di ritorno. Ora non si tratta dei play-out, ma di arrivare a giocarli. Per farlo il Lecco ha bisogno davvero di tutti. Soprattutto in difesa, laddove il Lecco ha dimostrato di soffrire di più risultando la peggior difesa del girone insieme a quella della Paganese, squadra alla quale contende l'accesso ai play-out.
Villagatti, che fu protagonista nel campionato 2006/07 quando segnò di testa, contro il Pergocrema, il decisivo gol-promozione della gara di ritorno dei play-off al Rigamonti-Ceppi, non è più riuscito a esserci, quando sarebbe stato più utile. Ora si spera nel miracoloso recupero perché il Lecco chiama.

Marcello Villani - La Provincia di Lecco