Pagani. La tensione è palpabile. In casa Paganese tutti vorrebbero fosse giá domenica, per scendere in campo e cercare di realizzare l’impresa salvezza. Attesa spasmodica tra i giocatori, attesa per i tanti sostenitori azzurrostellati che assieperanno i gradoni dello stadio "Picchi" di Livorno, dove è in programma la gara di ritorno dei playout. • Nell’attesa dell’evento, abbiamo provato ad evidenziare alcuni aspetti delle due formazioni che si troveranno di fronte per salvare la stagione. Il Viareggio è una compagine giovanissima, allestita da mister Rossi, dal diggì Andrea Gazzoli e dal presidente Stefano Dinelli, figure tutto sommato giovani quanto la rosa a disposizione dell’ex trainer della Spal. Ventiquattro anni e mezzo, questa l’etá media dei bianconeri, fermandoci alla rosa base composta da ventuno elementi. Linea verde tra i pali con Ravaglia e Babbini, entrambi classe 88, così come in avanti dove Caturano, Marolda ed Eusepi in tre fanno appena 69 anni. La dirigenza bianconera insomma ha guardato lontano, dopo la promozione in Prima Divisione, e sfruttato al massimo la possibilitá del premio della Lega nel far giocare ragazzi nati dal 1988 in poi. Ben cinque gli under 20 più altri sei calciatori che hanno compiuto o devono compiere 21 anni. Messi insieme fanno una squadra. L’esperienza nello spogliatoio la garantiscono Fiale, Fommei e Reccolani, gli unici tre ad aver superato la trentina. • Ma andando a sbirciare i dati della Paganese, gli azzurrostellati, pur non avendo in rosa under 21, hanno una etá media generale più bassa del Viareggio attestandosi su un gruppo di ventuno calciatori a 23,8 anni per elemento. Sorprendente no? • Si pensava che il Viareggio fosse molto più "verde" della Paganese, invece non è così. Del resto, mister Palumbo ha a disposizione un solo over 30 (Pantanelli, che compirá 39 primavere il giorno dopo lo spareggio di domenica) e ben sei under 23. Insomma, di fronte ci sono senza dubbio due tra le formazioni più giovani del torneo, ma va detto che la bilancia, sul fronte esperienza, pende dalla parte dei toscani non solo per l’etá media, ma anche per un numero maggiore di giocatori con passato nel campionato di serie C1. Alla giovin Paganese il compito di superare l’ostacolo con la freschezza e la voglia, per molti giocatori, di mantenere una categoria che hanno assaggiato per la prima volta quest’anno.
Giuseppe Della Morte - La Città